Dolore e lacrime per l'addio a Isabella Vanzo Dellagiacoma, la caposala dell’ospedale
Morta a soli 48 anni, è stata ricordata con affetto dal marito, ex sindaco, e dal primario Moggio: “Il ricordo più bello è il suo sorriso”
CAVALESE. Tantissima gente e tanta commozione per l'addio a Isabella Vanzo Dellagiacoma. Ieri sera alle 18, presso la chiesa parrocchiale di Cavalese, si sono tenuti i funerali della giovane donna che si è spenta domenica, a soli 48 anni, lasciando un vuoto immenso nel cuore di chi l'ha conosciuta e amata.
Isabella era una figura nota nella comunità: coordinatrice infermieristica del reparto di Medicina dell'ospedale di Cavalese, era la moglie di Walter Cappelletto, sindaco di Cavalese dal 2005 al 2010 ed ex presidente della Comunità di valle.
La sua prematura scomparsa ha scosso profondamente la valle, che si è stretta attorno alla famiglia in questo momento di grande dolore. La fila per la benedizione sembrava interminabile, mentre tutti i presenti erano visibilmente commossi.
Durante la cerimonia le parole di don Albino Dell'Eva hanno risuonato con forza nella chiesa: «L'eterna domanda che anche oggi ci poniamo è: perché la guarigione non è arrivata? La vita è un dono prezioso e nonostante questa grandissima sofferenza, Isabella rimarrà sempre nei nostri cuori, come tutte le opere di bontà che ha sempre portato avanti. Noi, in questo momento, dobbiamo essere un dono per i familiari di Isabella e, soprattutto, per la sua bimba Lavinia. Offrendo tanta presenza, tanto calore e tanta vicinanza». Durante l'omelia è stato letto il salmo "Il Signore è il mio pastore", lettura che ha toccato profondamente il cuore dei presenti.
Ma sono state le parole del marito Walter a imprimersi indelebilmente nella mente di tutti: «A te che hai dato un senso al tempo senza misurarlo mai, questo è il ricordo che Lavinia ed io conserveremo di te. L'amore che mi hai dato e che ci siamo promessi 15 anni fa, proprio in questa chiesa, rimarrà per sempre. Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo: i miei amici, il personale ospedaliero, e le amiche di mia figlia, Arianna, Ginevra e Sofia. Vi chiedo solo una cosa: quando incontrerete Lavinia per strada, ricordatevi che dentro di lei ci sarà sempre Isabella».
Commovente anche l'intervento del primario di Cavalese, Roberto Moggio, che tra le lacrime ha ricordato l'amore e la forza che Isabella portava ogni giorno al lavoro: «Il ricordo più bello è il suo sorriso. Potevamo sempre contare su di lei e per tutti noi rimarrà sempre un grande esempio».
Le parole del primario riflettono il sentimento di un'intera comunità che si unisce nel ricordo di una donna straordinaria. Isabella era conosciuta per la sua dedizione al lavoro e per l'umanità con cui si prendeva cura dei pazienti, caratteristiche che l'hanno resa una figura ammirata e rispettata.
La celebrazione si è conclusa con un lungo, interminabile abbraccio tra papà e figlia. Walter ha chiuso con parole che hanno toccato tutti i presenti: «Questa chiesa mi è sempre sembrata troppo grande, ma oggi mi sembra così piccola per contenere tutto l'amore che ci state dando. Sento nell'aria il profumo delle vostre anime, ma permettetemi di dirvi che una in particolare sovrasta le altre: quella della mia amata Isabella».
La messa di suffragio si terrà domani alle 18.30 presso la chiesa di San Vigilio.