Musica / Evento

Con le voci e la tradizione del coro femminile bulgaro Kitka, la magia del DisCanto a Vigo di Fassa

Appuntamento domenica alle ore 17 all’Istituto Culturale Majon di Fascegn: in scena un ensemble vocale da non perdere

FASSA. Domenica 14 luglio alle 17 la Majon di Fascegn ospita il coro di voci femminili bulgare “Kitka” –canti polifonici tradizionali “a cappella”. Nell’ambito della seconda rassegna internazionale di musica popolare “Discanto” organizzata dal METS - Museo etnografico trentino San Michele (direzione artistica Renato Morelli) e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, l’Istituto Cultural Ladino “Majon di Fascegn” ospita un concerto dell’ensemble femminile composto da quattordici cantanti bulgare residenti a Vienna.

Fondato nel 2012 come sezione del più grande e variegato Bulgarian Rhythms, un’associazione culturale che intende preservare e valorizzare le grandi tradizioni folcloristiche bulgare a Vienna fin dal 2004, nasce come gruppo di base di cantanti dilettanti provenienti da diversi contesti etnici e musicali che condividevano la passione per le stupefacenti dissonanze, i ritmi asimmetrici, gli intricati ornamenti e la forza risonante della musica vocale femminile tradizionale dell'Europa orientale.

L’ensemble Kitka ha partecipato a numerosi concerti in varie città europee, come Praga,

Copenhagen, Innsbruck, Brno, ecc.; nel 2023 ha vinto il secondo premio al World Peace

Festival di Vienna, cantando nel Palazzo delle Nazioni Unite, nella Cattedrale di Santo

Stefano e infine nella Sala d’Oro del Musikverein. Il coro Kitka è attualmente diretto dalla

maestra Maria Zlatanov.

Il concerto, che si terrà presso “Sala Grana” dell’Istituto Culturale Ladino, domenica 14

luglio 2024 alle 17, rivolto al vasto mondo della coralità trentina ma non solo, darà così la

possibilità di riscoprire le tradizioni corali millenarie e le nostre radici musicali già

riconosciute dall’UNESCO e iscritte nella lista dei Patrimoni immateriali dell’Umanità.

Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn”. Ingresso gratuito

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