Ponte dell'Immacolata in Fiemme e Fassa: per due giorni, mille euro di affitto, e i lavoratori non trovano alloggi
I sindaci alle prese con l’emergenza abitativa: «Chiaro che chi ha un appartamento, prende quattro volte di più con i turisti». E Soluzioni? «Se l’Itea investisse...»
VAL DI FASSA. Le difficoltà legate ai prezzi degli affitti non riguardano solo i turisti, ma si riflettono anche sui residenti e i lavoratori stagionali, che faticano a trovare una casa dove vivere o, se la trovano, spesso questa ha un costo elevato. Ne sono ben consapevoli gli amministratori del territorio, che mettono la tematica dell'"abitare" tra le principali delle loro agende politiche.
In val di Fassa i sindaci del territorio si stanno accordando per trovare un sistema di agevolazione fiscale. «Stiamo cercando di trovare un sistema per scontare l'Imis (Imposta immobiliare semplice, ndr) ai proprietari di appartamenti e case che decidono di affittare a persone residenti o a chi viene a lavorare sul territorio - spiega il sindaco di Sèn Jan Giulio Florian - stiamo pensiamo addirittura di azzerarlo, ma serve che tutte le amministrazioni comunali siano d'accordo, per prendere una decisione comune. Non possiamo obbligare nessuno, però questo sarebbe certamente un incentivo che consentirebbe ai proprietari di risparmiare sulle tasse e compensare in questo modo l'incasso mancante derivante dall'affitto, che quando è "turistico" rende anche quattro volte di più».
Un altra opzione? «Convincere Itea a tornare ad investire in val di Fassa costruendo nuovi alloggi». Alcuni imprenditori del settore alberghiero avevano acquistato l'abbandonato hotel Santa Giuliana di Vigo di Fassa riqualificandolo a foresteria aperta per i lavoratori del settore, ma dopo un solo anno la Provincia ha al momento bloccato tutto.
In val di Fiemme il sindaco di Cavalese, Sergio Finato, condivide le preoccupazioni per la situazione attuale. «Avvertiamo anche noi difficoltà nel settore pubblico. Come Comune ci stiamo impegnando per trovare soluzioni». Per cercare di alleviare il problema, il Comune di Cavalese ha introdotto delle deroghe specifiche per aumentare la disponibilità di alloggi per i lavoratori. «Nel privato siamo riusciti a far partire una deroga per l'hotel Lagorai per la costruzione di 20 posti letto per i dipendenti», ha spiegato Finato. Inoltre, nel prossimo consiglio comunale, «uno dei punti fondamentali sarà quello di una deroga per nuovi posti letto per i lavoratori del Cermis del rifugio Paion».
Intanto è già tempo di sci. Anche se queste calorose giornate profumano ancora di estate, alle feste natalizie e all'avvio della stagione invernale manca poco più di un mese e mezzo. Nelle località turistiche come quelle di Fiemme e Fassa le feste di Ognissanti sono solitamente il momento a partire dal quale cominciano ad arrivare la maggior parte delle prenotazioni.
In val di Fassa ad oggi il tasso di occupazione alberghiero, cioè le camere già prenotate, è del 50,1%. L'anno scorso, allo stesso periodo, la percentuale era del 46,2%. «Le prospettive sono buone - dice il direttore dell'Apt di Fassa Nicolò Weiss - ma c'è bisogno che nevichi: dal punto di vista della comunicazione, il paesaggio imbiancato ha un valore enorme».
Tutto esaurito nel periodo di altissima stagione (Natale e Capodanno fino all'Epifania), mentre c'è ancora molto margine sul resto dell'inverno. «Il tema è riuscire a lavorare prima di Natale e da marzo in poi, che è un po' la sfida generale del mondo alpino: rispetto agli anni precedenti alla pandemia, le presenze in questo periodo sono inferiori. E rispetto al solito la domanda è un po' più indietro anche alla fine di gennaio».In val di Fassa quest'inverno non ci saranno gare di Coppa del Mondo di sci alpino (all'inizio di quest'anno saltarono per la troppa neve caduta), ma ci saranno le gare di coppa del mondo di border cross a Carezza e di skicross nel park Costabella al San Pellegrino (8-9 febbraio), seguite dal Sellaronda Ski Marathon (14 febbraio).
E in vista delle Olimpiadi 2026, quali sono le prospettive? «Diverse strutture alberghiere hanno già venduto le camere alle squadre nazionali. All'Hotel Olimpic di Pozza, ad esempio, ci sarà tutta la squadra norvegese e pure i reali di Norvegia. Le prenotazioni di tifosi e spettatori, invece, non sono ancora partite».
Secondo Weiss, il tema principale sarà quello che riguarda la viabilità. «Cosa succederà sulle strade durante le Olimpiadi? Come potrà un ospite raggiungere la val di Fiemme? Serve maggiore chiarezza. E che effetti avrà la chiusura del Ponte di Lueg in Austria? Sarà fonte di preoccupazione in certi periodi, ci saranno persone che cambieranno luogo di vacanza». In val di Fiemme in questo periodo le prenotazioni negli alberghi sono in linea con quelle dell'anno scorso.
«Siamo a circa il 45% di occupazione - dice il direttore dell'Apt Giancarlo Cescatti - la scorsa stagione abbiamo chiuso con una media del 73%. Quest'anno l'inizio di stagione con il weekend dell'Immacolata è meno attraente rispetto all'anno scorso, ma la stagione sarà più lunga, visto che Pasqua sarà il 20 aprile».