Divorzio consensuale in Comune, a Tione costerà 16 euro
Fare domanda di divorzio a Tione costerà solo 16 euro. Lo ha stabilito la giunta comunale di Tione la settimana scorsa, con la delibera numero 302 intitolata «Istituzione del diritto fisso per gli accordi di separazione consensuale, richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché modifica delle condizioni di separazione o di divorzio conclusi innanzi all’ufficiale dello stato civile».
La giunta prende atto che «che nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12 settembre 2014 è stato pubblicato il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132 (“Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile”); preso atto che l’articolo 12 del citato decreto-legge prevede che i coniugi possono concludere, innanzi al sindaco, quale ufficiale dello stato civile, del comune di residenza di uno di loro o del comune presso cui è iscritto o trascritto l’atto di matrimonio, con l’assistenza facoltativa di un avvocato, un accordo di separazione personale ovvero un accordo di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, nonché di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio» la giunta ha «ritenuto di determinare l’importo del succitato diritto fisso nella misura di euro16,00».
La misura avrà affetto dal 1° gennaio 2015, ma certo Tione è stato il primo Comune del Trentino ad adeguarsi con sollecita rapidità alla legge n. 162 del 10 novembre. Nel 2015 perciò chi vorrà sciogliere il matrimonio potrà farlo, anche davanti al sindaco. Basta che la coppia abbia raggiunto un accordo consensuale.
E si rechi nel comune di residenza di uno dei coniugi, o presso il comune dove è iscritto, o trascritto, l’atto di matrimonio. Perché 16 euro? «Dato atto che tale diritto fisso non può essere determinato in misura superiore a quella fissata del decreto del Presidente della Repubblica, relativa alle imposte di bollo per le pubblicazioni di matrimonio – recita la delibera – pari attualmente a 16 euro, si determina l’importo del succitato diritto, in euro sedici».
La norma, inserita nel Codice Civile per la semplificazione dei procedimenti di separazione e di divorzio è stata varata dal Governo Renzi, proprio per sveltire quelle migliaia di pratiche che giacciono per anni negli uffici giudiziari e pesano come un fardello sul funzionamento dei Tribunali italici.
E che, anche in tema di unioni civili, non permettono di regolarizzare celermente le posizioni volute da ambedue i coniugi. Una vera e propria rivoluzione di costume e di mentalità. Ma che è megli oaspettare all’atto pratico.