I Blues Brother in visita ai parenti di Darzo
Coloro che si trovavano a passare per la piazzetta di Darzo nei giorni scorsi si sono trovati davanti ad un movimento insolito. Facce foreste e lingue straniere dicevano che non era un giorno qualsiasi. Ebbene? Dal pullman sono scesi in tredici. Immaginereste? I Blues Brothers. Proprio i musicisti resi famosi dall’omonimo film cult degli anni Settanta.
Che ci facevano gli artisti americani nel paesino minerario del basso Chiese? Risposta:Blue Lou Marini ha antenati provenienti proprio da Darzo. Nei primi anni del Novecento suo nonno Candido partì per l’America. La meta era quella dei migranti di Darzo: Alliance, Ohio, Stati Uniti. Proprio in quella città operaia nacque il figlio Louis, che intraprese la carriera di musicista nella Marina americana. Louis junior (più conosciuto come Lou) nacque a Charleston, North Carolina, con la musica nel sangue come il padre.
Con una differenza: Lou non ha percorso la carriera paterna nelle bande militari, ma ha frequentato l’università prima di farsi strada nei gruppi rock e jazz. Negli anni Settanta la svolta: clarinetto in mano, sale sul set del film che ammalia più generazioni, «Blues brothers», con l’indimenticato John Belushi. Da quel momento in poi la sua carriera è fulminante: suonerà con le star più grandi della storia del rock mondiale, da Lou Reed a Frank Zappa, da James Brown ai Rolling Stones, a James Taylor, e fermiamoci qua.
Nell’estate del 2004 il sindaco di Storo Settimo Scaglia gli consegnò la cittadinanza onoraria. Da allora ogni volta che Blue Lou capita in Italia passa a dare un saluto ai parenti ed agli amici: memorabile un concerto al centro polivalente, accompagnato da musicisti della valle. La band aveva suonato martedì a Torino e aveva in calendario un concerto a Merano. E così ha deviato. Passaggio dalla casa da dove partì nonno Candido, merenda nel bar degli alpini in casa sociale, foto, pacche sulle spalle e poi, via di nuovo, dopo tre ore di conversazioni. Prima tappa Merano, poi partenza per la Lituania. Con l’arrivederci a tutti alla prossima tournée.