Contestata la «tassa ingiusta» Campiglio, dall'Apt un aiutino
Cambiano gli interpreti, ma il copione è sempre lo stesso, con uno scontro acceso, andato in scena mercoledi sera alla casa della cultura di Pinzolo, fra il comitato «No tassa ingiusta» e il gruppo delle autorità coinvolte, questa volta al completo, con la presenza dell’assessore provinciale Michele Dallapiccola, del presidente della comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini, del presidente dell’Apt Adriano Alimonta e di un nutrito gruppo di sindaci locali.
La contrapposizione a cui si fa riferimento, è quella che si è scatenata dopo la decisione presa dall’Apt di Madonna di Campiglio Pinzolo Valrendena che ha alzato l’imposta per ogni posto letto da 25 a 50 euro, che ha sollevato molte polemiche fra i proprietari di appartamenti della Val Rendena. A prendere la parola per primo è stato il portavoce del comitato, che rivolgendosi direttamente all’assessore Dallapiccola ha ribadito ancora una volta le posizioni del gruppo che rappresenta: «Tempo fa avevamo inoltrato una domanda scritta all’ufficio di competenza, non ricevendo però alcuna risposta. Per noi rimane una patrimoniale ingiusta, e in un periodo difficile come quello attuale questo aumento non fa altro che peggiorare la situazione, senza contare che la tassa va a gravare solo i proprietari iscritti regolarmente al Cat, e che non tocca minimamente quelli che latitano, ricadendo sui pochi onesti, bersagli di questo aumento anticostituzionale».
L’assessore ha replicato spiegando che «una «soluzione in realtà è stata già parzialmente trovata, sindaci e Apt hanno raccolto la vostra istanza ed a partire dall’anno prossimo la tassa verrà ribassata a 25 euro. Purtroppo, per motivi giuridici, non è stato possibile ridurre la quota già in quest’anno. La nostra proposta per venire incontro ai proprietari di appartamenti è quella di offrire a loro a titolo gratuito nuove risorse per aumentare l’appetibilità delle strutture, in particolare una campagna promozionale ad hoc ed i servizi dolomeet card in omaggio, grazie ai proventi dell’Apt e ad un finanziamento provinciale. Ci stiamo mobilitando anche per aumentare il controllo e le sanzioni verso i proprietari di appartamenti che non risultano iscritti al Cat».
L’intervento dell’assessore ha suscitato alcune polemiche e contestazioni fra i presenti: «Perché la Comunità di valle ed in seguito la Provincia hanno preso visione e sottofirmato questo aumento? Perché la Rendena è l’unica zona colpita in tutto il Trentino? Perché ricade sul proprietario e non sull’ospite? Perché la tassa non è calcolata sulla base del valore dell’appartamento?». E’ intervenuto quindi Adriano Alimonta, presidente dell’Apt: «L’azienda ha cercato di trovare una soluzione per valorizzare il territorio. Purtroppo la nostra strategia ha causato infelicità e per questo abbiamo provato a tornare sui nostri passi, ma non è stato possibile. Crediamo nella ricettività degli appartamenti e faremo di tutto per valorizzarli comunque, soprattutto con i nostri nuovi progetti che vedremo sul campo a breve».
A placare gli animi ci ha pensato Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo: «Ognuno si è preso le proprie responsabilità per questa scelta, ed è comprensibile la mole di polemiche che ha suscitato.
Ma invece che contestare a priori il lavoro dell’Apt senza cercare delle possibili soluzioni, sarebbero più utili delle critiche costruttive per migliorare l’offerta turistica ed incentivare l’arrivo di possibili ospiti, a beneficio di tutta la comunità».
Sulla stessa linea anche Butterini: «Siamo dispiaciuti per il clima che ne è scaturito, ma non abbiamo sottovalutato la decisione, come qualcuno ha detto. Quando la delibera è arrivata da Apt, la Comunità di valle ha dato il consenso, ma l’ultima cosa che si intendeva fare era quella di penalizzare il contribuente. Le nostre attività sono finalizzate al miglioramento di tutta l’offerta turistica, nel mese scorso, ad esempio, abbiamo speso circa 300 000 euro, per una campagna pubblicitaria dedicata a tutta la Rendena, comprese le aree di bassa valle spesso trascurate in passato. Ritornando poi alla questione della tassa, sarebbe meglio remare tutti nella stessa direzione invece di farsi la guerra.
L’unica guerra da compiere è quella alle persone che evadono il Cat». Ha condiviso quest’ultimo pensiero anche Roberto Serafini, presidente di Funivie Pinzolo ed Enrico Pellegrini, sindaco di Porte di Rendena.
L’incontro si è chiuso con la decisione del comitato che viene rimandata alla presentazione, per iscritto, della proposta dei servizi aggiuntivi promessi dall’assessore, chiudendo così un altro atto della questione, che rimane momentaneamente ancora irrisolta.