Depositata la «Via» per il grande bacino
Un nuovo grande bacino di accumulo dell’acqua per innevamento artificiale, da realizzare nella conca di Grual sul Doss del Sabion: stavolta le Funivie di Pinzolo vanno avanti decise ed hanno depositato alla Valutazione di impatto ambientale tutta la documentazione.
Se ne parlava da anni, ed era stato al centro anche della relazione del presidente Roberto Serafini all’ultima assemblea: come ha fatto Campiglio con Montagnoli, anche Pinzolo ha bisogno di un grande bacino.
È l’unico modo, si era detto, per avere la neve disponibile in questi inverni secchi e caldi.
Il bacino di stoccaggio alla Conca di Grual è stato indicato come prioritario. Realizzato su una superficie di 20 ettari, in grado di contenere poco meno di 100 mila metri cubi di acqua, con una profondità al centro di 12,5 metri, assicurerà, con il freddo necessario, l’innevamento di tutte le piste del Doss di Sabion in 90 ore. Su questo intervento, ha dichiarato Roberto Serafini in assemblea, andranno indirizzate «tutte le risorse disponibili nei prossimi anni», tanto che, se la pista di Plaza sarà autorizzata (si aspetta la conclusione della procedura di Via entro fine anno) non verrà costruita a breve. Sul bacino è stato sollecitato in assise l’appoggio degli operatori economici locali chiamati a credere nell’iniziativa e a sostenerla.
Le Funivie partono cariche, forti dell’incremento degli incassi invernali di quasi il 10% rispetto alla stagione 2015/16 e di quelli estivi (2016) del 13%, per un incasso totale intorno ai 5 milioni e mezzo di euro. Ciò ha consentito di avere nuove risorse: lo scorso anno per il potenziamento dell’impianto di innevamento e gli interventi sulle piste Doss e Fossadei. Quest’anno invece toccherà ai lavori all’impianto dei cannoni e di allargamento della pista Cioca 2. Ma il vero colpo è la realizzazione del bacino di accumulo di Grual e il definitivo potenziamento dell’impianto di innevamento che in tre anni è stato rifatto completamente.
Come aveva spiegato Serafini in assemblea «Dalle 450 ore di freddo che erano necessarie nel 2015 per innevare le piste Rododendro, Fossadei, Grual, Clump, Brenta e Campi scuola (la Tulot invece viaggia con un impianto separato), nella prossima stagione in apertura si parla di 220 e, dopo la realizzazione del nuovo bacino di accumulo, a sole 90 ore». Il costo ipotizzato è di circa 5 milioni di euro.
Nel luglio 2016 il Parco Adamello Brenta, nell’approvare il «Piano degli interventi» alla voce delle deroghe, aveva bocciato il bacino, definendolo «non compatibile» con la salvaguardia ambientale. E quindi dovrà essere realizzato fuori dai confini del Parco.
Intanto, a seguito del recente accordo con il Parco Adamello-Brenta, i Comuni di Pinzolo, Stenico e Tre Ville, le Regole di Spinale e Manez, la Asuc di Stenico e le Funivie Madonna di Campiglio spa, si sta già lavorando per la progettazione esecutiva della pista Plaza, a completare il collegamento con Campiglio.