Per il Cedis di Storo un anno positivo
l cielo si ostina nell’avarizia? «Noi ce la facciamo ugualmente». L’avarizia riguarda la pioggia, che com’è noto ormai latita per mesi. La determinazione è del presidente del Consorzio Elettrico di Storo, Giorgio Rossi, che ostenta tranquillità. E preannuncia sconti per i soci.
L’ultima trovata è lo sconto aggiuntivo. O meglio, «lo sconto aggiuntivo c’è da quando ci sono io», precisa Rossi, ossia quattro anni. «Stavolta non sarà uguale per tutti, ma proporzionale. Evitando di entrare nei tecnicismi delle accise, degli usi domestici e degli usi diversi, diciamo che lo sconto aggiuntivo sarà del 70% sul costo dell’energia per gli usi domestici, del 40% per le imprese commerciali ed artigianali, del 30% per le aziende in media tensione. Già gli utenti domestici pagano un 15% del prezzo del mercato di maggiore tutela. E proprio questi utenti «sono stati blindati», per dirla con il presidente Rossi. Perché dove vai a trovare una scontistica tanto conveniente? «Sull’ultima bolletta avremo il 70% di sconto sul costo dell’energia, ma se appena piove un po’ - sorride Rossi - quello sconto diventa del 100%».
CEdiS, gallina dalle uova d’oro? «Possiamo farlo – ammonisce il presidente – perché abbiamo gli incentivi sugli investimenti fatti in passato. Per capirci, l’utile stimato del 2017 si aggirerà attorno al milione di euro».
E allora, dato che ci siamo, una parte del ristorno da girare ai soci non arriverà sotto forma di liquidità, ma andrà a rafforzare il capitale di ogni socio.
Il CEdiS è una Cooperativa, e continuerà ad esserlo con la filosofia di una testa un voto. Oggi i soci hanno una porzione minima di capitale sociale: quote da 2,5 euro i più vecchi, quando si pagavano 5.000 lirette per diventare soci. I più giovani hanno pagato 25 euro. Miserie, come si dice, tant’è che dei 14 milioni di patrimonio del CEdiS ben (si fa per dire) 30.000 euro sono capitale dei soci. Ora ad arrotondare queste «miserie» arriva una parte del ristorno, che andrà ad ingrossare la riserva divisibile, ossia la porzione appartenente ai soci, i quali (quando dovessero andarsene dal CEdiS) si porterebbero a casa il malloppetto. Mezzo milione di euro verrà staccato per questo uso nel bilancio 2017. Altro beneficio per i giovani: le borse di studio.