A Ragoli gli scolari delle elementari imparano a «parlare cane»

I bambini della seconda elementare di San Lorenzo in Banale hanno imparato a “parlare cane”, come loro stessi hanno detto. Hanno infatti partecipato con entusiasmo esplosivo, ma calibrato dalla maestra Anita, al progetto “Impariamo a parlare… da cani” promosso da Zooway e condiviso con il Prof. Alberto Paris, dirigente dell’Istituto comprensivo Giudicarie Esteriori.

Zooway di Laura Nave è una realtà cinofila trentina che coinvolge educatori, istruttori cinofili e professionisti in interventi assistiti da animali (IAA), uniti dall’obiettivo di diffondere una cultura cinofila basata sul rispetto e la comprensione tra cani ed esseri umani.

L’obiettivo primario del progetto era tutelare i bambini dagli incidenti coi cani, di cui spesso si parla sulle prime pagine dei giornali.

I dati statistici, elaborati dal Codacons, affermano infatti che "ogni anno si registrano in media in Italia 70 mila aggressioni da parte di cani a danno dell'uomo”. Queste aggressioni sono imputabili spesso a una scorretta gestione del cane da parte del proprietario e, molto spesso, a un’incapacità della maggior parte delle persone di comprenderne la comunicazione.

In altre parole: spesso i cani “urlano” il proprio disagio con posture del corpo o espressioni del muso, ma gli umani non li capiscono. Così i cani si vedono costretti a ringhiare, mostrare i denti, fino ad arrivare a mordere. E il morso, in genere, funziona: l’essere umano “analfabeta canino” si allontana dal cane. Dal punto di vista del cane, il problema è in tal modo risolto, se non fosse che in genere, a seguito di questi episodi, per l’incompreso si spalancano le porte del canile. Anche perché, quando la persona morsa è un bambino, le lesioni riportate possono essere molto gravi, in relazione alla statura dei più piccoli e alla loro minor capacità di contrastare l’aggressione.

I bambini che sanno “parlare cane” correttamente, difficilmente saranno aggrediti.

Tutte le attività svolte (simulazioni, giochi di ruolo, drammatizzazioni, giochi di gruppo, sensoriali, di squadra, psico-pedagogici e giochi di valutazione, esercitazioni pratiche e teoriche sui contenuti affrontati, visione di video e fotografie, giochi a squadre e quiz individuali e a squadre di rielaborazione) sono state indirizzate a sviluppare nei bambini la capacità di leggere e interpretare alcuni importanti segnali comunicativi utilizzati dai cani, imparando, assieme a loro, a comportarsi in maniera corretta nei confronti dei cani e sviluppando l’empatia verso l’animale, riuscendo a interpretare il suo stato emotivo. Tutto questo ovviamente con l’aiuto, in alcuni momenti adeguatamente strutturati, dei cani in carne e ossa, presenza indispensabile per testare le competenze acquisite.

Una bella esperienza per tutti, all’insegna della prevenzione: in questo ambito, si può senza ombra di dubbio dire che prevenire è meglio che curare.

 

comments powered by Disqus