Il lago di Roncone rischia di scomparire: basterà deviare l'Adanà?
«Il lago di Roncone, patrimonio della Valle del Chiese, rischia di scomparire». Lo slogan, mai come in questo periodo, appare assai veritiero. Sul critico stato di salute del lago che, giungendo da nord, apre le porte della Valle del Chiese, il dibattito è ormai di lunga data ed il problema è da anni al centro dell’attenzione per la continua mancanza di acqua che ne ha causato un vistoso prosciugamento: parecchi, in questi ultimi anni, gli studi che si sono susseguiti.
Dopo le polemiche, la calma (apparente) era tornata grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Sella Giudicarie guidata dal sindaco Franco Bazzoli che, grazie ad una concessione della Provincia del marzo 2018 (con scadenza annuale e poi prorogata causa mancato inizio dei lavori entro i termini stabiliti), ha ottenuto i permessi per una diversione idraulica dal Torrente Adanà, che scorre a poche centinaia di metri, verso il lago. I lavori sono attualmente in fase di realizzazione ed è presto per dire se le opere previste saranno la panacea per tutti i malanni del lago.
Certa è la preoccupazione presente, oltre che fra gli amministratori locali, fra la gente comune che frequenta quotidianamente le zone del lago. In questo ultimo periodo, con i mesi di settembre ed ottobre che hanno fatto registrare scarse precipitazioni, il lago di Roncone ha mostrato un livello di acqua ai minimi storici.
La zona nord appariva agli occhi dei passanti asciutta come non mai mentre gli argini erano vistosamente più bassi rispetto agli standard degli ultimi anni.
Diversi sono stati i campanelli d’allarme lanciati dai cittadini di Sella Giudicarie che hanno manifestato la propria preoccupazione anche tramite le varie pagine social. «Come al solito - scrive (con tanto di faccine preoccupate) una persona su Facebook - dobbiamo aspettare madre natura. I soldi satanziati - prosegue preoccupata la cittadina di Sella Giudicarie - ci sono (con addirittura una proroga), i lavori dovevano iniziare un anno fa. Poi, è vero che il tubo (che poi non serve a un tubo, però menomale che c’è) è attaccato all’acquedotto e dobbiamo pagarlo noi paesani? Ma è possibile - conclude il post su Facebook - ridurre il lago in queste condizioni?» Come testimoniano le foto, il livello dell’acqua è veramente ai minimi storici e la preoccupazione evidente è a questo punto anche giustificata.
«I lavori di diversione idraulica del torrente Adanà - ha commentato il sindaco Bazzoli - sono in fase di ultimazione e nel giro di qualche settimana volgeranno al termine. Come più volte ribadito, il problema del lago rappresenta per noi una priorità. I lavori che stiamo portando avanti sono per una soluzione provvisoria. Studieremo poi il da farsi. Con tutta la buona volontà - ha proseguito il primo cittadino di Sella Giudicarie - stiamo lavorando per risolvere il problema che non è affatto scontato. Aspettiamo a braccia aperte eventuali proposte risolutive».
Per il momento però non resta che attendere la fine dei lavori di derivazione del torrente Adanà verso il Lago e magari alzare gli occhi al cielo e sperare in qualche giorno di pioggia autunnale che, certamente, sotto questo aspetto non creerebbe nessun problema.