I 4 milioni per Bolbeno fanno infuriare Oss Emer: «Per le nostre scuole zero»

Per Bolbeno 4 milioni pèubblici per «sostenere» una pista da sci a 500 metri di quota. Per Pergine invece non si trovano i soldi per mettere in sicurezza 5 scuole elementari.

Stentano ancora ad arrivare finanziamenti dalla Provincia di Trento per la terza città del Trentino, e questa volta il sindaco di Pergine Roberto Oss Emer non ce la fa a rimanere in silenzio. Con un post sulla sua pagina Facebook il primo cittadino fa capire come stiano diventando sempre più una barzelletta le continue “dimenticanze” della giunta provinciale nei confronti della città: il tutto nasce dal finanziamento (4 milioni) che la giunta provinciale ha deciso di concedere alla ski area di Bolbeno.

«Non me ne vogliano gli abitanti delle Giudicarie - scrive Oss Emer - valli ricche di impianti, decine di chilometri di piste da sci, neve sempre grazie alla particolare dislocazione, un turismo ricco con tutte le ricadute, patria di ottimi imprenditori, albergatori all’avanguardia, ma non posso stare zitto. Per Bolbeno trovano 4 milioni di euro perché 800 bambini possano andare a muovere i primi passi sulla neve per 3 mesi all’anno; per Pergine e gli altri 5 Comuni dell’ambito non si trovano i 6/7 milioni per ristrutturare o ricostruire la scuola media datata 1970 che ospita 400 ragazzi. Non si trovano nemmeno le risorse chieste più volte dal 2013 al 2019 per mettere a norma 5 scuole elementari».

La scuola media in questione è quella intitolata a «Ciro Andreatta», per la quale il Comune ha già fatto importanti investimenti in passato. Ma per la quale, nonostante le promesse (l’ultima del presidente Walter Kaswalder in occasione dell’inaugurazione della scuola d’infanzia, lo scorso settembre) e nonostante i continui solleciti, la Provincia fa orecchie da mercante con un silenzio assordante, senza neanche rispondere alle lettere del Comune. «Chiederemo un finanziamento per la telecabina dal Tegazzo alla Croce. Avremo più chances», chiude ironicamente Oss Emer.


Ma sull’operazione Bolbeno c’è molto di più. Ad esempio quanto svelato da Aldo Collizzolli, da sempre fiero nemico di questa impresa sciistica.
«Gestori dell’iniziativa il padre (sindaco di Borgo Lares mentore dell’iniziativa), il figliolo (presidente della Pro loco beneficiaria del progetto e che ora gestisce bilanci annuali oltre i 600 mila euro) a cui si garantisce ed “ipoteca”: “… In ragione degli investimenti programmati per il rinnovamento della località e dell’impegno profuso dalle altre parti, la gestione del nuovo impianto e la nuova skiarea fino al termine dell’attuale concessione ed a partecipare alla successiva gara ad evidenza pubblica emessa per la gestione dell’Area Sci Bolbeno, curata dal Comune di Borgo Lares, congiuntamente a Trentino Sviluppo, che sarà proprietaria del nuovo impianto funiviario” (Art. 6 dell’Accordo). Tutto ciò con la benedizione dello spiritoso santolo (la PAT tramite la controllata Trentino sviluppo) in veste di chi finanzia in gran parte l’operazione e, via via, altri enti pubblici: Bim Sarca, Comunità di valle (con quote minori). Tutti insieme per raccogliere la “modica” cifra “di massima” ammontante (per ora) a 4.000.000,00 di euro. Tutti soldi pubblici, che si aggiungono ai circa 5/6 milioni investiti fin’ora, dal Comune, in tutte le opere di infrastrutturazione dell’area sciovia».

Per Collizzolli «E’ un matrimonio che s’ha da fare ha sentenziato (nei confronti del Bim del Chiese che pare scantinare perplesso a sganciare il suo di milioncino) il Failoni (assessore prima in Comunità poi in provincia) e seguito a ruota da tutta la Giunta provinciale. Vi è da dire che la strada a tali finanziamenti era stata aperta dalla Giunta precedente con due distinte delibere ove “si è prevista la possibilità di finanziare in misura più rilevante gli investimenti per la realizzazione di bacini multifunzionali”».

comments powered by Disqus