In Val d'Algone arriva la corrente elettrica: più di un milione di euro per la storica decisione
Una decisione davvero storica, e attesa da più di vent’anni: la giunta provinciale ha dato il via libera alla elettrificazione della Val d’Algone, ed ha concesso il finanziamento di 1.132.122,60 di euro.
Il provvedimento proposto dal presidente Maurizio Fugatti, ha concesso al Comune di Comano Terme, sul Fondo per lo sviluppo locale, la somma per i lavori.
I lavori riguardano una zona situata nella parte sud orientale del Parco Adamello Brenta e si ritiene che consentano l’eliminazione dell’inquinamento ambientale e acustico all’interno di un’area naturale di particolare pregio, ad alta valenza turistica e che conserva i suoi caratteri naturalistici.
Nel 2013 la Giunta provinciale aveva già disposto l’ammissione a finanziamento dell’intervento che nel 2015 era stato ritenuto non più prioritario.
Con il provvedimento adottato oggi si ritiene di rivalutare la priorità dell’intervento, riconsiderandone positivamente le finalità strategiche alla luce della sua valenza ambientale, turistica e paesaggistica, e di procedere quindi con il finanziamento.
La storia della valle "ferma nel tempo" era stata oggetto di lunghe battaglie dei cittadini, ed era finita pure su "Striscia la Notizia" nel 2017.
Nel 2015 aveva fatto il giro d’Italia la lettera di due sorelle, che si appellavano alla provincia:
«Valle Algone è la più piccola frazione di Comano Terme, un gruppo di case attorno all’Antica Vetreria. Insomma un piccolo villaggio di montagna abitato da oltre un secolo dalle stesse famiglie».
«Per nostra dignità - spiegavano - non potevamo tacere alla decisione della giunta provinciale di revocare il finanziamento ad un’opera di civiltà che è quella dell’elettrificazione di Valle Algone nel Parco Naturale Adamello - Brenta».
A scrivere erano due sorelle: «Qui siamo nate e cresciute e qui continuiamo a vivere e lavorare come i nostri genitori. Tra le condizioni ambientali sfavorevoli, in cui viviamo ogni giorno, la più pesante è la mancanza di energia elettrica: difficoltà di conservare i cibi, di usare strumenti di lavoro, accedere ai mezzi di comunicazione e via dicendo».
Nel lontano 1955 caratterizzato da tanta povertà, una felice combinazione fra SAT di Trento, comuni, impresa Gadotti - Consorzi Elettrici ha permesso di realizzare un elettrodotto portando in valle la corrente elettrica per 15 anni (poi la linea è andata in disuso.).
Valle Algone è l’unica località isolata del Trentino priva del servizio elettrico. Per di più dal Rio Algone prelevano l’acqua per produrre energia elettrica: doppia beffa!
È del 2010 la decisione dell’amministrazione comunale con il sindaco Livio Caldera di chiedere alla Provincia un finanziamento per l’elettrificazione di Algone. «La risposta è positiva, infatti, nell’ottobre 2013 l’assessore Gilmozzi con un seguito di sindaci e consiglieri giunge in valle di persona a comunicarci l’assegnazione del finanziamento di 997.500 euro (95% della spesa complessiva): la soddisfazione è corale, euforica».
Mancavano soltanto le ruspe, finché il 23 febbraio 2015 la giunta provinciale aveva azzerato il finanziamento: «Valle Algone rimane ancora al buio come nei paesi sottosviluppati».
Infine, l’accorato appello: «Chiediamo al presidente Rossi e all’assessore Daldoss un atto di solidarietà umana e concreta. In Valle Algone i camini fumano, ma vogliamo accendere anche le lampadine».