Il ponte vecchio è pericoloso, il ponte nuovo è inagibile, e ora.... un terzo ponte "provvisorio" fra Storo e Caffaro
Dopo i milioni spesi per un progetto sbagliato, la Lombardia opta per fare un terzo ponte "temporaneo". Ma il vicesindaco di Bagolino è scettico: «Altro che provvisorio, il Bailey con cento tonnellate di portata è destinato a rimanere lì anni, non sei mesi. Va rimosso e restaurato il vecchio ponte»
PONTE CAFFARO. «Entro la fine di settembre sarà presentato in Provincia il progetto di viabilità temporanea che prevede il posizionamento di un ponte provvisorio accanto al ponte storico per deviare il traffico per il tempo strettamente necessario all'esecuzione dei lavori di ristrutturazione. Questo primo intervento partirà immediatamente previo affidamento diretto dell'esecuzione dei lavori progettati. Entro la fine di ottobre, sarà presentato il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione del ponte storico (nella foto), sulla base del progetto definitivo già assentito da tutti gli enti e i soggetti coinvolti».
Questo l'annuncio (solenne) della Provincia di Brescia dei primi giorni di settembre.
Mancano ormai pochi giorni alla fine di ottobre, ma a Ponte Caffaro nessuno sa nulla.
Sì, Ponte Caffaro, il paesone adagiato fra il confine con il Trentino e le spiagge del lago d'Idro.
La vicenda è talmente nota da evitarci di raccontarla nuovamente.
Per sommi capi, c'è un ponte del 1906 che versa in cattive condizioni (peccato che gli passino sopra 7.000 veicoli al giorno, fra cui centinaia di camion che dalla pianura salgono verso le Giudicarie).
Nel 2015 parte la costruzione di un ponte nuovo, realizzato nel 2017, ma mai inaugurato perché (lo hanno detto tutti tranne i costruttori) non consente ai camion di passare.
Per capirci, è stato realizzato una ventina di metri a valle di quello vecchio, ma per entrarci bisognerebbe fare acrobazie, cosa che è negata ai tir.
Da allora, in 4 anni, sono stati scritti fiumi di parole, mentre il fiume di mezzi viaggia solo sul ponte vecchio. Che non regge. Dopo tanti propositi, ecco la soluzione: il ponte Bailey provvisorio per consentire di aggiustare il ponte storico.Questa l'idea della Provincia di Brescia.
Tutti d'accordo? Nemmeno per sogno.
«A parte che noi non sappiamo nulla - commenta il vicesindaco di Bagolino (di cui Caffaro è frazione) Eliseo Stagnoli - ma a noi non dicono nulla».
Chi dovrebbe dirvi qualcosa?
«La Provincia di Brescia - si rammarica Stagnoli - e dire che dovremmo essere i più interessati, considerato che il ponte è sul nostro territorio e che quando decideranno di realizzare il ponte provvisorio interverranno sulla nostra viabilità».
Veniamo al dunque: cosa sapete?
«Noi abbiamo visto solo una bozza del progetto».
Dalla quale si evince?
«Che il Bailey è largo dieci metri e mezzo, ossia due metri più del ponte attuale, con una portata di cento tonnellate. Per capirci, oggi sul ponte del 1906 possono transitare mezzi con portata non superiore alle quaranta tonnellate».
Vabbè! E con questo?
«Significa - sentenzia Stagnoli - che quel ponte provvisorio è destinato a non essere tanto provvisorio. Con quella portata, e con il conseguente costo (oltre un milione di euro, ndr), si giustifica un ponte che deve rimanere in piedi appena sei mesi? Vuole che le dica? Quel ponte sarà destinato a rimanere lì degli anni».
Ci sono alternative? Il vicesindaco di Bagolino un'idea ce l'ha: «Vogliono sistemare il ponte vecchio ed ammalorato lasciandolo sul posto? Andranno incontro a tempi lunghissimi. Quel ponte andrebbe tolto e restaurato in un cantiere».
Verrebbe una conclusione: non era più semplice trasferire quel ponte, essendo definito monumento storico, in un sito adatto ad ospitarlo, costruendo un ponte nuovo e più largo al suo posto? Nel frattempo avrebbero potuto costruire il ponte provvisorio accanto all'ex ponte vecchio.
«A me lo dice?», guarda storto Eliseo Stagnoli, il quale pensa pure al danno erariale, che nessuno pagherà. Proprio nessuno?