PINZOLO. L’apprensione, ieri pomeriggio a Pinzolo da parte dei tanti tra residenti e turisti che hanno notato le fiamme levarsi nel cielo, è stata comprensibile. Non si trattava, tuttavia, fortunatamente, di alcun allarme incendio: a bruciare, con lingue di fuoco alte fino a otto metri, era il gas rilasciato in maniera controllata dal serbatoio che serve un hotel del centro della Rendena e che sabato mattina aveva accusato un malfunzionamento. Uno smaltimento del combustibile portato a termine in tutta sicurezza dai vigili del fuoco, che hanno appositamente allestito quella che in gergo tecnico viene definita una “torcia” e attraverso la quale il gas viene fatto bruciare per evitare che la sua concentrazione nell’aria possa diventare una potenziale minaccia.

Le operazioni di allestimento della torcia sono partite nel primo pomeriggio, dopodiché il gnl (combustibile alternativo al gpl e al metano, composto principalmente da metano e utilizzato generalmente nella zone non coperte dalla rete del gas e nelle grosse strutture in cui si hanno consumi molto alti) è stato fatto bruciare tra le 15.30 e le 16. Le operazioni sono state curate e seguite dai volontari del corpo di Pinzolo, dai vigili del fuoco permanenti di Trento e da colleghi dal veneto specializzati in operazioni legate ai grandi impianti oltre che dai tecnici della società di fornitura del gas. Lo smaltimento permetterà di portare a termine le verifiche sull’anomalia che l’altro ieri aveva portato all’attivazione delle valvole per lo svuotamento di sicurezza del serbatoio, forse a seguito di operazioni di carico. L’attività della struttura ricettiva della Rendena non ha comunque subito conseguenze dell’inconveniente e né ospiti né altri residenti di Pinzolo hanno dovuto essere allontanati. 

Foto: Vigili del Fuoco Pinzolo