Bolbeno: la pista più bassa del Trentino raddoppia, un progetto da 6 milioni di euro
Due tracciati diversi, tre quarti di pista in più, il sindaco Marchetti entusiasta: omologata anche per lo sci d’erba, e la seggiovia caricherà le biciclette, per utilizzarla tutto l’anno
BOLBENO. Ultima delibera del consiglio comunale, anticipatrice del progetto esecutivo, così da partire con l'appalto. L'ha presa in settimana il Consiglio di Borgo Lares. L'appalto è quello dell'ampliamento della pista di sci di Bolbeno, per il quale il Comune e il Bim del Sarca metteranno sul tavolo la loro quota di un milione e 463.000 euro.
«L'ampliamento - spiega il sindaco Giorgio Marchetti - porterà la pista da 105 a 206 metri di dislivello. In lunghezza sarà tre quarti di pista in più. Sarà perfetta sia per lo slalom gigante che per lo speciale fino alla categoria Allievi. Infine abbiamo dovuto fare due piste, perché questo prevedono le normative attuali. È da tenere presente che per dare risposte adeguate a coloro che fanno allenamento e agli utenti abbiamo tenuto aperto quattro sere alla settimana nell'inverno scorso».
Allenamento e preparazione. «Certo - risponde Marchetti - perché un allenatore quotato alcuni anni fa ci disse: "A Bolbeno si viene o per imparare o per allenarsi. E teniamo orgogliosamente a questa doppia funzione della nostra pista. Ed è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di realizzare la seggiovia quadriposto. L'apertura serale, fra l'altro, è compatibile sia con lo studio che con il lavoro».
Tutto bene, anche se l'investimento è impegnativo. A fronte di una previsione iniziale di quattro milioni, oggi si superano i sei. «Però vuoi mettere? - si difende il sindaco - Daremo la possibilità di sciare a molta più gente di quella che già viene oggi».
Fa una pausa, poi riprende: «Mi rendo conto che la cifra può fare scalpore, ma una volta che hai l'impianto lo devi razionalizzare. Oggi abbiamo un bel ristorante e il bar, il noleggio, siamo attrezzati per l'innevamento e il battipista. Ora si deve completare, punto e basta. Con una pista sola, quando organizzi una gara devi chiudere all'utenza non competitiva. Poi consideriamo che la richiesta negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente: 800 bambini e ragazzi, più gli atleti in allenamento e le gare. Infine dobbiamo realizzare una barriera paramassi (mai caduti sassi, ma la sicurezza lo impone) e una fossa per la laminazione delle acque. Tutte cose che servono».
Tempi? Marchetti allarga le braccia. «Il cronoprogramma di Trentino Sviluppo parla del 20 dicembre. Vedremo».
Pista double face: d'inverno e pure d'estate. «È già sfalciata per lo sci d'erba», commenta Marchetti, che racconta dei gioiellini di casa. «L'anno scorso due ragazzi hanno vinto i campionati italiani nelle loro categorie. Venivano ad allenarsi su questa pista. L'obiettivo finale è addirittura triplo: sci sulla neve, sci d'erba e bicicletta».
Possiamo spiegarla quest'ultima? «Nel capitolato è stato inserito che il costruttore deve consegnare l'impianto omologato anche per il trasporto di bici». D'accordo, ma perché? «Perché la Comunità di Valle sta finendo la realizzazione della pista ciclabile fra Tione e Bondo. Il tratto che sale alla Madonna del Lares è piuttosto ripido, per cui una mamma con i bambini può fare fatica. Quale migliore soluzione che farsi portare in quota dalla seggiovia omologata per le bici?».
Vulcano Marchetti ne ha sempre una. «Come d'inverno noleggiamo tutta l'attrezzatura per chi vuole sciare, perché non pensare ad organizzare d'estate il noleggio delle biciclette e l'officina per aggiustarle? Insomma, noi dobbiamo favorire la multi-stagionalità».
A Campiglio la chiamano "stagione unica". «Io la chiamo la bella stagione - rimbecca Giorgio Marchetti - perché la primavera e l'autunno sono le belle stagioni. Noi viviamo in un posto magnifico e possiamo fare come Riva del Garda, dove fanno dieci mesi. Con neve e senza neve, con sci e biciclette, credo che possiamo puntare anche noi su una stagione lunga».