Due turisti e i loro cani aggrediti da due amstaff a Tione: per la donna ferite alle braccia e 10 giorni di prognosi
Il lagotto ferito alla zampa è stato medicato da un veterinario. La coppia ha presentato denuncia ai carabinieri: «Non vogliamo che si parli di “cani killer”, vogliamo che i proprietari capiscano che si tratta di una razza da gestire con competenza»
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TRENTO. Due cani amstaff (american staffordshire terrier) hanno aggredito una coppia di turisti che passeggiava a Tione, vicino al campo da calcio Sesena, con i loro due cani. La donna ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per le ferite alle braccia, mentre il suo cagnolino Vincent è stato suturato in più punti da un veterinario di Pinzolo. L’uomo e l'altro cane, invece, sono rimasti incolumi.
«I due cani si sono lanciati a tutta velocità per aggredire i nostri, che erano al guinzaglio – racconta la coppia, che ha presentato denuncia – si tratta di due meticci, uno somiglia a un piccolo pastore tedesco e pesa 23 chili, l'altro è simile a un lagotto e si aggira sui 15. Abbiamo preso in braccio i cani per proteggerli, non sapendo cos'altro fare. Sappiamo bene che è sbagliato prenderli in braccio ma, in quel momento, era l'unico modo per salvarli in quanto non avrebbero avuto alcuna possibilità di difendersi. I due amstaff hanno prima tentato di raggiungere il cane che Marco teneva in braccio e poi, nel tentativo di aggredire Vincent, hanno buttato a terra Michela che per difenderlo ha subito l'attacco alle braccia».
Marco ha quindi lasciato andare il secondo cane, che si è dato alla fuga, e si è dato da fare per staccare i due aggressori dal lagotto. Intanto sono sopraggiunte le due proprietarie e l'impegno congiunto ha consentito di staccare gli animali. "Le due donne non ci hanno detto nulla, né una scusa né ci hanno lasciato un contatto: noi avevamo fretta di andare al pronto soccorso ma abbiamo avvisato che avremmo comunque fatto denuncia, cosa avvenuta oggi (1 settembre) alla caserma dei carabinieri di Tione", informa la coppia.
Per Michela la prognosi è di dieci giorni: un braccio è completamente immobilizzato e l'altro è stato medicato. Per il lagotto le ferite peggiori sono alla zampa posteriore sinistra. "Non vogliamo che si parli di "cani killer": vogliamo che siano i proprietari, le persone, a capire che i cani, specie quelli di certe razze, vanno gestiti con competenza e non con improvvisazione o leggerezza. Se poi le due proprietarie si faranno vive, sarà un gesto che apprezzeremo molto", commentano i due turisti.