BAITONI. Aveva 44 anni Laura Fedrizzi, che si è spenta dopo una lunga malattia, combattuta con grinta, anche se nascosta sotto la dolcezza dei modi e della voce. Lascia due figlie immerse nell’adolescenza e dintorni e una famiglia che le ha voluto bene fino all’ultimo: fratelli, mamma e papà, conosciuto perché comandante per anni dei carabinieri di Storo. L’ultimo viaggio di Laura è partito ieri pomeriggio, giovedì 28 settembre, dalla chiesa di Baitoni, il paesino che si specchia nelle acque del lago d’Idro nel quale viveva. Ad accompagnarla molte persone che l’hanno frequentata ed apprezzata, vuoi nel lavoro (colleghe e colleghi della Cooperativa “Iniziative & Sviluppo”), vuoi nell’oratorio di Baitoni.

Particolarmente commosso è don Andrea Fava, il parroco della “Unità Pastorale Madonna dell’Aiuto”, che comprende le parrocchie dei comuni di Storo e Bondone. «È stata una giornata dura e triste quella che ci ha abbracciato – commenta - in cui i familiari hanno condiviso con noi il decesso di Laura, e tutto è diventato subito silenzioso, con tantissime domande che ognuno di noi si porta nel cuore. In questi dieci anni in cui ho avuto modo di conoscere Laura, ne ho apprezzato la sua voglia di vita, di servizio, di mettersi in gioco anche nell’oratorio di Baitoni. I figli piccoli ti spingono a trovarti, incontrarti e fare gruppo. Anche perché ci sono le tappe dei sacramenti e della catechesi”.

”La comunità di Baitoni piange una cara mamma, giovane, che per tanti anni ha fatto parte di questa nostra grande famiglia. Oggi - conclude - ci rimane la speranza che da lassù possa sostenere i suoi genitori, le figlie e i suoi fratelli». Giorgio Butterini, direttore della Cooperativa in cui lavorava Laura, è commosso e non vorrebbe parlare. «Due sole parole: donna sensibile ed intelligente». Poi il groppo lo ferma.