Truffe agli anziani e furti in casa: ecco come difendersi
All’Università della Terza età di Pinzolo la “lezione” dei carabinieri sui metodi maggiormante usati dai truffatori
PINZOLO. I metodi sono tanti, dalle telefonate tranello alle mail fasulle, dallo squillo del campanello ai furti in casa. In comune hanno le vittime, che sono spesso persone anziane, fragili, sole. La cronaca è piena di casi di questo tipo, ed è anche per questo che i carabinieri hanno deciso di muoversi anche sul fronte della prevenzione. Come? Parlando, spiegano, consigliando.
In quest’ottica, la scorsa settimana, presso l’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile di Pinzolo, di fronte a circa 40 persone, si è svolta una conferenza inerente al tema delle truffe agli anziani commesse, sia con la modalità del “finto carabiniere/avvocato”, che quelle cd “on line” poste in essere attraverso i siti di e-commerce.
L’incontro, tenuto dal Comandante della Stazione Carabinieri di Carisolo Christian Civettini, è stato organizzato in collaborazione con i referenti dell’Università, che annualmente inserisce nel programma didattico una sessione dedicata a questo tema. Durante l’evento, in cui sono stati fatti esempi di casi pratici realmente avvenuti, è stato ribadito ai partecipanti che in nessun caso un operatore delle forze di polizia può presentarsi presso le varie abitazioni chiedendo somme di denaro: pertanto, qualora dovessero ricevere simili telefonate, dovranno pensare che è in atto un tentativo di truffa nei loro confronti, riagganciare ed allertare subito il 112 (mai richiamare il numero offerto dal sedicente carabiniere o avvocato).
Qualora viceversa abbiano fornito al truffatore il proprio indirizzo e sentano suonare il campanello, non dovranno mai far accedere sconosciuti all’interno delle proprie abitazioni e, anche in questo caso, dovranno allertare subito il 112. E’ stato poi affrontato il tema delle cd “truffe on line” in merito alle quali è stato ricordato ai partecipanti di utilizzare le piattaforme di vendita on line in modo responsabile, non credendo mai ad annunci troppo vantaggiosi e verificando sempre le recensioni di ogni venditore.
In ogni caso, qualora contattati, dovranno sempre evitare di dare i numeri e i codici delle proprie carte di credito al proprio interlocutore o recarsi presso i bancomat per effettuare operazioni in base alle istruzioni ricevute dal finto acquirente, in quanto in tali casi è altamente probabile che il proprio conto corrente verrà svuotato. Il maresciallo Civettini ha poi posto l’attenzione della platea sui recenti furti avvenuti nella Val Rendena invitando i presenti a mantenere una attenzione particolare sia alle proprie abitazioni che a quelle dei vicini che si sanno fuori casa, comunicando altresì le buone prassi per difendersi da tali attacchi come ad esempio: non lasciare le persiane aperte o le chiavi di casa sulla serratura, lasciare accesa una luce all’interno dell’abitazione qualora si debba uscire per brevi lassi temporali.
Ha inoltre stimolato i presenti a segnalare alla Stazione Carabinieri di Carisolo o alla centrale NUE 112 l’avvistamento di qualsiasi soggetto sospetto o di elementi notati utili al pronto intervento delle pattuglie di zona. Al riguardo, è stata ribadita l’importanza di creare dei “gruppi vicinato” - strumento che in altre aree della provincia si è già rivelato particolarmente efficace - per la condivisione di informazioni e segnalazioni (ad es. tramite whatsapp), da veicolare ai Comandanti di Stazione previo preliminare filtraggio da parte di un referente del gruppo, al fine di consentire l’adozione delle misure di competenza più adeguate. Numerose sono state le domande fatte dai partecipanti i quali hanno mostrato profondo interesse per le materie affrontate.