Truffe

Val Rendena: anziana raggirata dai falsi carabinieri, arrestate due persone

I due malviventi, un uomo quarantenne e una donna poco più che ventenne, erano riusciti a farsi consegnare monili in oro per un valore superiore ai 10.000 euro. Altri preziosi del valore di circa 5.000 euro, non riconosciuti dalla signora, sono stati posti sotto sequestro per risalire ai legittimi proprietari

ROVERETO L’incubo di un’anziana nel mirino dei truffatori

VAL RENDENA. Nella serata di ieri, 28 aprile 2025, i Carabinieri hanno arrestato due persone di origine campana con precedenti penali, colte in flagrante mentre perpetravano una truffa ai danni di un'anziana residente in Val Rendena. I due malviventi, un uomo quarantenne e una donna poco più che ventenne, erano riusciti a farsi consegnare monili in oro per un valore superiore ai 10.000 euro.

L'operazione è scattata in seguito a diverse segnalazioni giunte alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Riva del Garda. Numerosi cittadini della zona avevano ricevuto chiamate da individui che, spacciandosi per Carabinieri, chiedevano la consegna di denaro e preziosi per evitare l'arresto di familiari presumibilmente coinvolti in gravi incidenti stradali.

Grazie alla recente campagna informativa del Comando Provinciale di Trento, molti tentativi sono falliti, ma i truffatori sono comunque riusciti a raggirare un'anziana signora. La vittima, convinta di dover dimostrare che i propri gioielli non provenissero da una rapina, ha consegnato tutti i suoi preziosi ai falsi Carabinieri.

Le forze dell'ordine, mobilitate tempestivamente con tre pattuglie, hanno individuato l'auto sospetta nei pressi di Tione. Il veicolo è stato fermato in una strada senza uscita, impedendo ogni tentativo di fuga. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto ben 41 monili in oro addosso alla giovane donna.

Un'accurata indagine ha permesso di ricostruire il percorso dei malfattori e identificare l'abitazione della vittima, alla quale sono stati immediatamente restituiti i gioielli sottratti. Altri preziosi del valore di circa 5.000 euro, non riconosciuti dalla signora, sono stati posti sotto sequestro per risalire ai legittimi proprietari.

Dopo le formalità di rito, i due truffatori sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, accusati di truffa aggravata.