"Il Bocciodromo del Parco deve essere riconvertito"
LAVIS - Per quanto assolutamente necessario per tutelarsi da incidenti, il primo passo verso una concreta attualizzazione del marchio Family di cui il Comune di Lavis si fregia, è stato incoraggiante. La nuova amministrazione comunale immediatamente dopo l’insediamento, ha finalmente pensato bene di mettere mano alle tante aree giochi sparse sul territorio, lasciate troppo a lungo e colpevolmente in balia degli agenti atmosferici e di chi negli anni ne aveva fatto un uso improprio. Situazioni di degrado e usura che avevano trasformato alcuni giochi in vere e proprie trappole, pronte a «scattare» su un qualsiasi bambino intento a giocare.
«Nel sopralluogo che abbiamo svolto in estate con la ditta specializzata “Il Gabbiano” lo stato di salute dei giochi, con particolare riferimento alla sicurezza dei bambini, è risultato in effetti oggettivamente critico - conferma Ezio Dellagiacoma, assessore all’ambiente, agricoltura, attività economiche e rapporti con le frazioni -. Quello messo peggio era sicuramente il “Castello” del parco urbano e come giunta si è deciso toglierlo per restaurarlo». Una scelta dettata da ragioni economiche: «Sostituirlo con uno nuovo sarebbe costato circa 30 mila euro - spiega l’assessore -. Smontandolo, restaurandolo e rimontandolo il costo è stato invece di 6 mila euro». Altri interventi di sistemazione e messa in sicurezza sono stati eseguiti nei parchetti di piazza Loreto, via Rosmini, via Furli e delle case Itea «e a breve - aggiunge Dellagiacoma - anche in quelli di Nave San Felice e Pressano, quest’ultimo inaugurato appena quattro anni fa e già “vittima” della maleducazione dei soliti ignoti».
Sanate con tempismo ed oculatezza situazioni imbarazzanti lasciate dai predecessori, ora per la maggioranza guidata dal sindaco Andrea Brugnara inizia anche sul fronte dell’attenzione ai bambini e agli spazi di verde pubblico, la parte più difficile, ma anche più stimolante: quella propositiva. «Il limite con cui dobbiamo convivere è quello delle risorse economiche - mette le mani avanti Dellagiacoma -. Una cosa che sicuramente faremo sarà quella di ampliare l’area giochi del parco urbano ricavando una zona per gli utenti più piccolini dove oggi si trova un vasto cespuglio ed inserendo dei giochi adatti anche ai bimbi disabili».
Quella del restyling del parco urbano, a 32 anni dalla sua inaugurazione, costituisce tuttavia una partita decisamente più grande e complessa, toccata di striscio dalla precedente giunta con il concorso di idee bandito per i giovani: «Che vada affrontata non c’è dubbio: il metodo però non può essere quello del passato, quando c’erano i soldi - avverte l’assessore -. Va fatta una pianificazione generale di ciò che vorremmo diventasse, per poi procedere a stralci secondo una lista di priorità e in base alle disponibilità economiche». Primo passo? «Personalmente trovo sia necessario dare un senso al bocciodromo coperto: quell’area su cui nessuno ormai gioca più a bocce, va recuperata e riconvertita a nuovi utilizzi, sui quali sto ragionando con l’assessore allo sport Luca Paolazzi». Altra zona oggi critica è quella dello stagno: l’idea - questa volta del sindaco - è di salvare l’elemeno «acqua» per trasformarlo in gioco educativo.