Lavis, a 40 anni dall'intitolazione della scuola gli studenti ricordano il dottor Aldo Stainer
Quarant’anni fa, era il 1976, la scuola media appena realizzata a Lavis venne intitolata al dottor Aldo Stainer, medico condotto della borgata dal 1932 al 1963. In occasione della ricorrenza l’istituto comprensivo diretto da Stefano Chesini, ha pensato bene di far conoscere più a fondo agli studenti che frequentano la scuola la figura di questo medico molto amato dalla comunità del tempo per professionalità e qualità umane. Il frutto di questo opportuno e riuscito approfondimento, diventato uno stand informativo all'interno del Palavis curato dagli studenti e dai loro docenti in occasione della Fiera dei Ciucioi svoltasi sabato e domenica..
A farsi carico di questo importante lavoro di recupero della memoria anche per buona parte di quanti vivono a Lavis che per ragioni anagrafiche non hanno potuto conoscere ed apprezzare il dottor Stainer, sono stati gli studenti delle classi prime, presenti allo stand per fornire informazioni e cercare adesioni alla cooperativa della scuola. Coordinati dalle
professoresse Mara Beber, Alessandra Corradi, Laura Demanincor e Annamaria Scarfoni, gli studenti a partire da ottobre hanno raccolto notizie e testimonianze sulla figura del dottor Stainer «declinandole» in chiave moderna. Come? Realizzando un breve ma incisivo filmato che ripercorre le tappe salienti della sua vita e predisponendo dei cartelloni a mo’ di pagina Facebook che ripropongono dati anagrafici, interessi e amici del dottor Steiner, immaginando anche dei dialoghi fra loro sotto forma di chat.
Sotto forma di racconti illustrati sono poi proposti alcuni aneddoti raccolti da testimoni del tempo, dai quali emerge la preparazione, l’enorme disponibilità, la bontà d’animo e la delicatezza di questo medico che fece breccia nel cuore dei lavisani. E lo fece così in profondità che a suo favore (e lo raccontano molto bene i ragazzi di oggi) nel 1949 la comunità organizzò una sottoscrizione per regalargli una Fiat Topolino per agevolarlo nelle visite domiciliari pazienti, che per lui erano una vera e propria missione.