Nel lago vuoto concerti e gite
Il lago svuotato diventa un’arena naturale per vari spettacoli arricchiti da percorsi artistici lungo le sue scoscese rive sabbiose. Il 30 gennaio l’amministrazione comunale ha presentato alla popolazione, in un incontro pubblico ospitato nella sala del consiglio comunale, il progetto culturale «Opera dello svelamento, conoscenza e rinnovamento delle acque». Tra una ventina di giorni inizierà il ciclo di appuntamenti mirati alla valorizzazione del lago e del patrimonio storico e culturale di Molveno, attraverso varie iniziative artistiche che avranno luogo all’interno del bacino lacustre attualmente svuotato per i ben noti lavori di manutenzione della centrale idroelettrica di Nembia. Nello specifico sarà realizzato sulle rive del lago un «Paesaggio sonoro», atto a provocare nello spettatore la sensazione di essere posto in un costante dialogo con lo stesso lago che, privato delle proprie acque, narra la sua storia e quella del territorio.
Fino a Pasqua si avvicenderanno spettacolari eventi atti a innescare meccanismi di condivisione e socialità, seminari e dibattiti su tematiche legate alla vita della comunità molvenese. Palcoscenico di questa rassegna artistica saranno la riva del lago e i suoi fondali. Infine sarà promosso un concorso letterario dal titolo «Molveno, lago delle meraviglie. E se non fosse sempre il solito lago?», con l’intento di valorizzare le tradizioni già presenti e di riesumare storie e leggende ormai dimenticate.
La Provincia parteciperà al costo della rassegna, stimato attorno ai 70.000 euro, con un contributo di 50.000 euro stanziato nell’ultima seduta della giunta provinciale. Il sindaco Luigi Nicolussi e la sua giunta comunale hanno fortemente voluto trasformare lo svuotamento del lago, con il desolante paesaggio che mortifica e scalfisce l’immagine della località turistica di Molveno, in un’opportunità per valorizzare il prezioso tesoro della località, ossia quello che è chiamato lo specchio delle Dolomiti. Tra i protagonisti della rassegna culturale spiccano i nomi di artisti e musicisti come Luca Lagash, il gruppo Mog, Alessandro Cremonesi e Thomas Bohem.
A differenza del passato, dove divampavano polemiche e proteste per lo svuotamento del lago che avviene con cadenza decennale, adesso un primo obiettivo è già stato raggiunto, ancor prima dell’inizio della rassegna culturale: migliaia di visitatori animano il cratere del lago e sui social network si moltiplicano immagini e commenti entusiastici che invogliano la gente a salire fino a Molveno per immortalare questo paesaggio lunare.
La rassegna sarà inaugurata il 19 febbraio, alle ore 14, con la posa sulla riva del lago di uno straordinario e gigantesco tavolo in legno lungo ben cento metri! Attorno al tavolo potranno sedersi tutti gli alunni delle scuole, i cittadini e i turisti che vorranno essere testimoni di un momento di aggregazione destinato ad entrare nella storia della comunità. Spiega l’assessore comunale al turismo, Anna Donini: «L’opera, realizzata con legname dei nostri boschi, sarà il palcoscenico dell’interazione uomo-lago, dove si potranno scambiare pensieri e idee riflettendo sul rinnovo del lago che, dopo il suo riempimento, inizierà una nuova vita».
Il tavolo, a far inizio dal 19 febbraio e per l’intero periodo della rassegna, alimenterà un programma di incontri e dibattiti che da Molveno si ramificheranno in significativi luoghi della cultura trentina e non solo. Ma questo è un aspetto che gli organizzatori vogliono ancora tenere nascosto fino alla conferenza stampa, fissata per il prossimo primo marzo, in cui sveleranno il segreto e le date di concerti e spettacoli.