A Lavis un patto Comune-cittadini per la cura dei beni pubblici
Un nuovo patto fra cittadini e Comune: d’ora in poi anche i residenti potranno prendersi cura degli spazi comuni (giardini, aiuole, edifici comunali) grazie al «Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani» approvato nel consiglio comunale dello scorso 15 febbraio.
Spiega Luca Paolazzi, vicesindaco: «Con questo atto il Comune si è aggiunto alle centinaia di Comuni italiani che, a partire dallo schema di atto prodotto da Labsus (Laboratorio per la sussidiarietà), hanno adottato questo regolamento. Il primo nel 2014 fu Bologna. Il tutto deriva dal principio, introdotto in costituzione nel 2001, di sussidiarietà orizzontale, il quale prevede che alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale provvedano, dove possibile, direttamente i privati cittadini singoli o associati».
Serve però una normativa: «L’obiettivo del regolamento è proprio quello di concretizzare l’applicazione del principio di sussidiarietà, supportando l’attività di quei cittadini attivi che, in maniera singola o associata, vorranno partecipare alla gestione condivisa dei beni comuni. Lo strumento previsto dal regolamento per operare concretamente è il “patto di collaborazione”, un accordo di amministrazione condivisa su cui si fonda l’alleanza fra cittadini e amministrazione, e con il quale vengono condivise risorse e responsabilità».
Nell’articolare un patto di collaborazione, cittadini e amministrazione insieme definiscono cosa è nell’interesse generale della comunità e come perseguirlo, con quali strumenti, mezzi, procedure.
«La volontà - dice Paolazzi - è quella di riuscire a far emergere un modello sociale e di vita dei nostri luoghi costruito attorno alla pratica quotidiana della cura: delle persone, del territorio, degli spazi e dei beni comuni. Prendersi cura di ciò che è di tutti può essere un antidoto al rancore sempre più dilagante. Concretamente i patti hanno spesso avuto ad oggetto la cura di aree verdi, la manutenzione di parchi e arredo pubblico, la gestione e l’animazione di spazi pubblici».
E da noi? «A Lavis le esperienze di impegno diretto dei cittadini nella gestione e nella cura dei beni comuni già ci sono, come già c’è un diffuso spirito di partecipazione e attivismo all’interno delle molte associazioni di volontariato sportivo, culturale, ricreativo e sociale. Con questo regolamento vogliamo inserirci in una ampia rete di esperienze e saperi diffusa in tutta Italia e promuovere nuove pratiche di civismo; ma siamo anche certi di avere così maggiori strumenti per poter supportare le esperienze di partecipazione all’amministrazione condivisa già esistenti e soprattutto farne emergere di nuove».