Per il "Bicigrill Avisio" di Lavis manca solo l'ok della Provincia
Lavis avrà il proprio bicigrill. Alla creazione di questa nuova struttura che si chiamerà «Bicigrill Avisio», manca ormai solamente un ok: il nullaosta della Giunta provinciale, visto che il consiglio comunale lavisano ha approvato la deroga urbanistica.
Ormai da anni il progetto gira sui tavoli tecnici di Comune e Provincia, che prevede la creazione ex novo di un bicigrill in via Lungo Avisio.
Una deroga approvata dopo un confronto serrato in consiglio comunale con la Lega, che ha contestato diversi punti di questo progetto, votando contro alla deroga. Alla fine però l’aula ha detto sì alla richiesta presentata da <+nero>Ilda Tonazzolli<+testo>.
«Questa non è una questione nuova, si tratta di un procedimento che a vario titolo è iniziato nel 2014 – ha spiegato in aula il vicesindaco Luca Paolazzi –. Dopo diversi passaggi questa deroga riguarda non tanto la zona dove questo bicigrill dovrebbe essere costruito, bensì il fatto di costruire ex novo un impianto di questo genere».
Su tutti i passaggi e l’iter vissuto in questi quattro anni dal Bicigrill Avisio la Lega ha fortemente polemizzato con la maggioranza. «Noi come Lega saremo sempre vicini e favorevoli a progetti di questo genere – ha commentato in aula la consigliere Monica Ceccato – saremo sempre pronti ad aiutare gli imprenditori che vogliano trasformare i propri sogni in realtà. Ma solamente se si rispettano sempre e comunque le leggi e le norme».
In questi quattro anni vi sono stati diversi passaggi amministrativi e burocratici, che sono stati al centro della lunga discussione andata in scena giovedì sera. Dopo la prima richiesta di concessione edilizia dell’agosto 2014, nel gennaio 2016 il sindaco firmò un’ordinanza per potenziare la funzione ciclo pedonale dell’area, limitando il traffico su via Lungo Avisio, così da permettere la realizzazione di questo genere di strutture. Nel frattempo i regolamenti provinciali in tema di bicigrill è cambiato nel 2015, cosa che ha costretto i richiedenti a cambiare il progetto. Insomma, la burocrazia finora ci ha messo lo zampino. Sul piatto la realizzazione di un edificio interamente in legno, su un unico piano e con una terrazza coperta ed aperta su tre lati.
Il progetto prevede un locale per la somministrazione di bevande e pasti veloci, uno spazio informativo, uno spazio destinato alla manutenzione delle biciclette, servizi igienici ed un’area esterna. La quale sarà attrezzata con portabici, panchine e tavoli liberamente accessibili dagli utenti della pista ciclabile.
Dopo l’ok della Conferenza dei Servizi della Provincia e quello comunale, ora manca solamente un passaggio ancora. Quello, come detto, del nullaosta della Giunta provinciale, per poter poi dare il via all’iter dei lavori.