La Festa dell'Uva di Giovo tre giorni di festa autentica e domenica la sfilata dei carri
Sarà una Festa dell’Uva all’insegna del sole. Così almeno dicono - in modo univoco, peraltro - le previsioni meteo. E tanto basta per regalare un sorriso ampio e disteso a Cesare Pellegrini, presidente della Pro loco di Giovo che organizza l’evento più rappresentativo dell’autunno cembrano, quest’anno al traguardo dei 62... autunni.
La storica manifestazione dedicata alla fine della vendemmia si svolgerà nel prossimo fine settimana, dal 20 al 22 settembre e nella sede della Federazione trentina delle Pro loco, è stata ufficialmente presentata.
A coordinare la tre giorni che annualmente e magicamente trasforma il paese di Verla in un grande palcoscenico per la tradizione vitivinicola locale, come sempre la Pro loco di Giovo, ben spalleggiata da Trentino Marketing e Strada del Vino e dei Sapori, ieri rappresentata dal presidente Francesco Antoniolli.
L’associazione guidata da Cesare Pellegrini nei giorni della festa ma anche nei complessi mesi della sua preparazione, diventa referente per un rodato staff di oltre 400 volontari tra allestitori dei carri allegorici e altre associazioni, per produrre un evento che accoglie mediamente ogni anno oltre 15 mila partecipanti.
La Festa dell’Uva, nata negli anni ‘50, non è mai stata abbandonata dalla popolazione di Giovo, diventando sempre più emblema della cultura e dell’identità dell’intera valle di Cembra, in cui si dà forma spettacolare allo speciale legame esistente in questa valle aspra tra la popolazione e la viticoltura.
Nei suoi oltre 60 anni di storia la Festa dell’Uva è diventata una tradizione sentita e partecipata da tutta la comunità, apprezzata dal grande pubblico - proveniente sempre di più, anno dopo anno, anche da fuori provincia, proprio per la percepita sua cifra autentica e l’alto livello qualitativo della sua offerta enologica ed artistica.
Fulcro della tre giorni rimane la grande sfilata dei carri allegorici in programma domenica 22 settembre alle 14.30, unica rimasta in Trentino, spettacolare e tradizionale parata tra le vie del paese che coinvolge oltre 180 ragazzi, in quello che può essere letto anche come una sorta di rito di passaggio per gli abitanti di Giovo.
Lo spettacolo - ha annunciato Pellegrini - quest’anno sarà più ricco e articolato rispetto alle precedenti edizioni.
Due sono infatti le novità: il maggior numero di carri in gara (sei al posto dei cinque della passata edizione) e l’introduzione di intrattenimenti realizzati dalle frazioni di Giovo, che distribuiranno al pubblico vino e assaggi, nell’intermezzo tra i carri.
Aprendo l’obiettivo sull’intera tre giorni, ruolo di primo piano assumerà ovviamente l’aspetto enologico, con dieci stand di degustazione di vini della Valle di Cembra e Colline Avisiane che proporranno un’offerta di oltre 50 selezionate etichette locali, accompagnate da un ventaglio di proposte gastronomiche ampio e vario.
Musica, spettacoli circensi e di danza, laboratori per bambini e antichi mestieri completeranno il programma delle tre giornate conferendo loro un ritmo incalzante. Tra gli appuntamenti da non perdere il Palio dei Congiai, gara di abilità in cui i concorrenti si sfidano riempiendo botti d’acqua tra le vie del paese e la Marcia dell’Uva, gara podistica e passeggiata tra i vigneti alla sua 31ª edizione che si corre domenica mattina. A chiudere l’evento sarà la premiazione del miglior carro del 2019, domenica alle 18.30.