Si ferì col monopattino all'asilo Provincia condannata a pagare
I giochi con le ruote - come monopattini e tricicli, amatissimi dai bambini - sono consentiti a scuola, ma da parte degli educatori o delle maestre è necessaria una vigilanza supplementare per evitare incidenti. Lo sottolinea il giudice Tiziana Toma che ha condannato la Provincia in una causa civile promossa dal padre di un bimbo di tre anni che cadde rovinosamente, ferendosi ad un occhio, mentre giocava all’interno di una scuola materna della Rotaliana. Vita dura dunque per le maestre, che pure erano presenti al fatto e avevano tentato di frenare l’esuberanza a tre ruote del piccolo: per loro due occhi non bastano.
La vicenda - anche se, per fortuna, minimale da un punto di vista del danno - ripropone il tema dibattuto dell’affido del minore alla scuola e, in caso di infortunio, dei confini per ritenere o meno il fatto accidentale e imprevedibile. L’infortunio risale al 24 maggio del 2016. Quella mattina il piccolo si trovava nel cortile della scuola materna. Giocava con un monopattino, omologato, in uno spazio piastrellato. Il minore cadde rovinosamente a terra riportando una lesione alla palpebra. Il piccolo venne accompagnato al pronto soccorso, ma per fortuna la lesione alla palpebra si rivelò lieve.
La caduta in monopattino ha avuto comunque un’appendice giudiziaria. Il padre del minore ha promosso, attraverso l’avvocato Paolo Mazzoni, una causa civile contro la Provincia per il risarcimento del danno. L’attore sostiene che l’evento sia riconducibile alla mancata vigilanza da parte delle insegnanti. Accusa respinta dalla Provincia che, costituendosi in giudizio, sottolinea come l’incidente sia dovuto ad una caduta accidentale visto che in quel momento tre educatrici vigilavano sulla sicurezza dei bambini. Queste, sentite in fase di istruttoria, hanno sottolineato come il bimbo, pur procedendo senza correre, all’improvviso aveva perso l’equilibrio cadendo.
Secondo il giudice - che ricorda come a carico dell’istituto scolastico sorga un’obbligazione a vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’allievo - l’incidente con il monopattino non può essere addebitato ad un evento fortuito. «Il dedotto episodio - si legge in sentenza - non riveste i caratteri dell’accidentalità, ossia non risulta essere stato imprevisto ed imprevedibile e dunque non evitabile posto che è del tutto prevedibile che bambini piccoli possano compiere gesti vivaci».
Nel giudizio sono entrati anche alcuni personaggi dei cartoni animati. Il perito nominato dal giudice ha fatto un richiamo alla fortunata serie Teletubbies dove il più piccolo dei protagonisti viaggia in monopattino. Riferimento a cui ha risposto l’avvocato Mazzoni ricordando come in una serie tv altrettanto famosa, Peppa Pig e il fratellino George quando usano il monopattino indossano il casco. Ma è su valutazioni di diritto - pericolosità e mancato controllo - che il legale della famiglia del bimbo ha vinto la causa anche se il risarcimento che dovrà pagare la Provincia è minimale (perché minimale è stato il danno provocato dalla caduta): 210 euro più l’80% delle spese legali per circa 1.000 euro.
«La presenza di giocattoli con ruote atti ad essere cavalcati - conclude il giudice - non può che richiedere una vigilanza maggiore rispetto ai soli avvertimenti, considerata la possibilità di questi giochi di urtarsi con conseguente perdita di equilibrio di chi in quel momento li sta utilizzando».