Lago Santo, più presenze con il sentiero contestato (lo dice il sindaco Zanotelli)
I discussi lavori di valorizzazione del Lago Santo sembrano davvero aver colto nel segno auspicato dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Damiano Zanotelli, tutelando nel contempo le specificità ambientali del luogo, rappresentate dal gambero di lago e da alcune specie vegetali rare.
Per toccare con mano l'operato del Comune, il vice presidente e assessore all'ambiente della Provincia Mario Tonina mercoledì ha effettuato un sopralluogo al Lago Santo. Ad accompagnarlo il sindaco e i tecnici che lavorano per il Comune, nella realizzazione degli interventi sull'area. Comune c he ha ricevuto da poco la "bandiiera nera" di Legambiente.
«Oggi - ha commentato il vice presidente in un comunicato stampa - possiamo confermare che i lavori vanno nella giusta direzione, per una corretta valorizzazione del Lago Santo. Nei mesi scorsi ci eravamo assunti l'impegno di fare un sopralluogo per vedere il risultato dei lavori, che come abbiamo sentito devono essere ancora completati. Oggi possiamo confermare la validità degli interventi fatti dall'amministrazione comunale, con lo spirito di garantire la sostenibilità e la tutela dal punto di vista ambientale e nello stesso tempo di dare la giusta valorizzazione a questo importante lago in quota che da sempre offre anche un'attrattiva sia per i trentini che per molti altoatesini. Bene ha fatto l'amministrazione comunale ad assicurare attraverso questi interventi la valorizzazione di quest'area».
I lavori già realizzati, come ha spiegato il sindaco, riguardano la sistemazione del sentiero circumlacuale, con lo sbarrieramento che garantisce l'accesso anche alle persone con disabilità migliorandolo anche per le famiglie che si recano al lago con i passeggini. È stato fatto inoltre un riporto sulla parte di spiaggia che più soffriva di problemi di ristagno. È stata inoltre fatta la pulizia del canale di scolo che garantisce il mantenimento di un adeguato livello delle acque limitando i problemi di ristagno.
Ma non è fginita: i lavori continueranno. In previsione vi sono la sistemazione della seconda parte di spiaggia, dove c'è la torretta del bagnino, la realizzazione del pontile, sempre per l'area per uso balneare e ricreativo, e un piano di contenimento del canneto da concordare con la Rete di riserve e gli uffici ed enti che si occupano di tutela ambientale.
«La soddisfazione per quanto è stato fatto - ha sottolineato Zanotelli - è negli occhi e nei commenti delle tante famiglie che quest'estate stanno beneficiando della bellezza del lago anche con i bimbi piccoli, grazie al percorso sbarrierato che rende possibile l'accesso a passeggini e carrozzine per disabili. Funziona anche la casetta-bar con servizi gestita dall'Happy Ranch. Qualcosa da migliorare c'è ancora, ma siamo soddisfatti oltre le aspettative».
Nessun dato statistico, nessun questionario di gradimento, nessun approccio scientifico al grado di soddisfazione (né dal vivo, né online): al Comune, ed alla giunta provinciale, basta "leggere negli occhi della gente" per essere sicuri che è stato fatto un buon lavoro, ed apprezzato.
Di ben altro avviso il Comitato che si batte contro i lavori di "valorizzazione", a firma di Vigilio Valentini, ex sindaco di Lona Lases, che da anni combatte il cprogetto.
Scrive Valentini: "La bandiera nera di Lega Ambiente è stata motivata, non per il presunto habitat prioritario, ma:” Per gli interventi che hanno portato alla parziale distruzione di una fascia di prateria umide del lago Santo” e per:” un intervento pesantissimo che se completato provocherebbe un’alterazione molto grave dell’ambiente del lago Santo di Cembra, attualmente ancora con un buon grado di naturalità, con eliminazione completa della vegetazione in vaste zone, regressione e degenerazione della vegetazione in altre: un operazione che stravolge il paesaggio”.
È importante quindi concentrarsi, non su quello che ormai è stato fatto, ma intervenire e sollecitare ogni Ente e servizio provinciale compreso il Comune di Cembra Lisignago, per evitare di costruire il pontile ridotto in lunghezza da 24 a 8 metri ( di 40 mq) che aggetta nel lago sorretto da tre piloni di cemento con relativa piattaforma di 100 mq ancorata con 15 pali trivellati sulla spiaggia, per un totale di 140 metri quadrati. Evitare perciò di stravolgere l’attuale area prativa di balneazione ancora in buone condizioni. Se fosse fatto sul lago di Garda o di Levico ormai resi artificiali nelle aree di balneazione, un pontile del genere potrebbe essere compatibile, ma non in un piccolo lago alpino posto a 1195 metri s.l.m., considerato una perla del Trentino, ad esempio 5 volte più piccolo del lago di Lases posto a 632 m.s.l.m. Nel fare questa infrastruttura ritenuta non necessaria, distruggerebbero l’attuale area prativa ancora in ottime condizioni. Come “Comitato per la salvaguardia del Lago Santo” è stata proposta in alternativa una ridotta piattaforma mobile flottante. Senza questo pontile-piattaforma il lago Santo non potrà annoverarsi fra i laghi artificiali del Trentino, anche perché c’è ancora una vasta area (2/3) circumlacuale tratteggiata da canneti e da un area prativa in buone condizioni da curare.
Questa area potrà essere recuperata e salvaguardata, da una amministrazione comunale intelligente e oculata, con dei lungimiranti interventi di sola manutenzione, di decoro e di regolamentazione dei flussi, per arginare e contenere l’inevitabile afflusso di persone e del conseguente carico antropico dell’oggi e sempre più in futuro. Con il peggioramento del clima e la fuga dalle città in cerca di refrigerio in alta montagna a causa dell’aumento inevitabile delle temperature i nostri monti e laghi saranno invasi sempre più da decine di migliaia di persone provenienti dalle grandi città Italiane ed estere.
Il mio e nostro auspicio, è che da parte del Comune di Cembra Lisignago ci sia un responsabile ripensamento, affinché non realizzi il pontile-piattaforma ascoltando i suggerimenti e quelle proposte alternative, che possano ottimizzare la riqualificazione del lago Santo su concezioni di vera sostenibilità ambientale.
Sul caso è nuovamente intervenuto con una nota il botanico trentino professor Franco Pedrotti dell'Università di Camerino.