Torna in vendita Castel Madruzzo: un sogno che vale 5,5 milioni di euro
La famiglia Montagna che ne è proprietaria ha riproposto la vendita dell’edificio su un noto sito web di vendite immobiliari. Il sindaco Bortoli: «Auspico un accordo pubblico-privato. Dalla Provincia solo silenzio»
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MADRUZZO. Ci sono tormentoni che a periodi più o meno regolari tornano in auge. Uno di questi è il destino di Castel Madruzzo, maniero inerpicato sulla strada che dalla valle dei Laghi sale verso il Bondone e che vanta - come altre strutture analoghe che erano un po’ le antenate delle odierne videosorveglianze - un panorama spettacolare.
Nei giorni scorsi il castello è tornato in evidenza in un noto sito di vendite immobiliari: chi volesse aggiudicarselo, dovrebbe presentarsi dai proprietari (la famiglia Montagna) con un gruzzoletto di 5,5 milioni di euro. C’è da dire che negli ultimi lustri si sono susseguiti proclami ed eventualità.
Ai tempi dell'assessora provinciale Margherita Cogo, ovvero una quindicina di anni fa, le cose sembravano fatte con un acquisto da parte di Piazza Dante: si prospettava la realizzazione di un museo a tema alpinistico, ma sul più bello saltò tutto. Poi c'è stato chi ha paragonato Castel Madruzzo al meranese Trauttmansdorff, con i giardini che attirano ogni anno mezzo milione di visitatori paganti, con gli ingressi che quindi potrebbero ripagare in tempi relativamente brevi gli investimenti: anche in questo caso solamente ipotesi.
In tempi ben più recenti, si è parlato di interessamenti (più o meno realistici) di ricchi statunitensi e magnati russi, ma per parlare di fatti concreti si può raccontare come non troppi anni fa all'uscio si sia presentata una famiglia tedesca che possiede dei manieri nella zona della Baviera: seguirono dei sopralluoghi con la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia e l'amministrazione comunale di Madruzzo, ma poi ci si è messa di traverso pure la pandemia a mandare a carte quarantotto i progetti germanici.
In mezzo a tutto questo c'è stato chi ci ha scherzato su, come l'Oasi Valle dei Laghi che ha imbastito una commedia intitolata “En castel en vendita”, e chi invece ci ha dedicato una tesi di laurea, è il caso dell'architetto Alberto Chistè che nel 2015 si è laureato a Venezia con uno studio sul recupero del maniero come centro culturale polivalente.
«Noi da parte nostra abbiamo scritto in Provincia - racconta il sindaco di Madruzzo Michele Bortoli - ma non abbiamo avuto risposta. Innanzitutto dico che sarebbe un vero peccato se le porte del castello rimanessero chiuse anche in futuro, per questo auspico un accordo pubblico-privato per far tornare questa ricchezza nella disponibilità della collettività».
Posto al centro di una raggiera che tocca Trento, Rovereto, il Garda e le Dolomiti di Brenta, è indubbio che Castel Madruzzo sia una risorsa anche dal punto di vista turistico. «Penso che nel 2023 - commenta Enrico Faes, presidente del Consorzio turistico Valle dei Laghi - non sia giusto aspettarsi un acquisto in toto da parte della Provincia, in un certo senso sarebbe una sconfitta del territorio«.
«È l'ora della responsabilità collettiva - ha aggiunto - quindi devono essere i privati, anche aiutati dall'ente pubblico, a interrogarsi su come acquistarlo e cosa farne. In questo senso vedrei bene l'Apt Garda Dolomiti come regista dell'operazione, sediamoci al tavolo e decidiamo chi fa cosa».