Scopazzi, situazione sempre più grave. Fem: l’1,54% di piante colpite in Trentino, si salva solo la Valsugana
Necessario mettere in atto un grosso sforzo di estirpo di tutte le piante colpite, considerando che, per tornare a valori accettabili di presenza della malattia, serve qualche anno
SCOPAZZI Nel 2022 questi gli aiuti
SAN MICHELE ALL’ADIGE. Nel 2022 la presenza degli scopazzi in provincia di Trento ha subito un aumento preoccupante arrivando ad una percentuale media dell’1,54% di piante colpite. Esclusa la zona della Valsugana, in tutti gli altri areali si osserva un elevato aumento della presenza di piante sintomatiche: in alcune zone l'incidenza della malattia ha raggiunto percentuali molto significative, oltre il 2%.
Il dato - informa una nota - emerge dal monitoraggio annuale effettuato dalla Fondazione Edmund Mach (Fem) di San Michele all'Adige su 760.000 piante e 210 ettari. Secondo il monitoraggio, la situazione generale è da considerarsi grave: superata la soglia dell'1% di diffusione degli scopazzi è necessario mettere in atto un grosso sforzo di estirpo di tutte le piante colpite, considerando che, per tornare a valori accettabili di presenza della malattia, serve qualche anno.
Il contenimento degli insetti in grado di trasmettere la malattia è fondamentale: in Trentino le psille C. melanoneura e C. picta sono risultate in grado di trasmettere il fitoplasma.
La strategia per il loro contenimento viene proposta dal servizio di consulenza della Fem nelle singole zone frutticole. In Provincia di Bolzano la diffusione degli scopazzi è stata molto limitata in tutti i 7 distretti produttivi altoatesini.