Ponte sospeso e ferrata di Mezzolombardo, l’attacco della minoranza: "Non a tutti piace"
Il dottor Devigili, consigliere di minoranza, attacca e rincara: «Ora in consiglio discuteremo anche una proposta di percorso per il canyoning»
IL PERCORSO. Ecco il ponte sospeso, e ci partirà una ferrata
MEZZOLOMBARDO. Il nostro servizio sul nuovo ponte sospeso di Mezzolombardo e sulla nascente ferrata in Val del Rì non è passato inosservato. E sono le minoranze del consiglio comunale a scriversi che «a differenza di alcuni entusiasti politici locali, non tutti a Mezzolombardo considerano quel ponte come l'ottava meraviglia del mondo».
Giorgio Devigili, medico cardiologo e consigliere di minoranza, ci spiega che «tra poco discuteremo in consiglio comunale una proposta altrettanto innovativa. Una parte della minoranza suggerisce di completare il parco divertimenti per adulti con il ponte sospeso e la ferrata, anche con la chicca del percorso canyoning lungo la val del Rì. Dopotutto, gli adulti in cerca di un’esperienza trascendentale sentono il bisogno di percorrere le "vie spirituali” mentre si divertono a due passi dal cimitero. Tutto ciò, ovviamente, per merito della nostra illuminata giunta».
Fra ironia e riflessione, per Devigili «Non importa se mancano fondi per medici e infermieri, per ridurre le liste di attesa, per le rette delle Case di Riposo. Non importano la sicurezza sociale e la qualità della vita, obiettivi che dovrebbero essere prioritari e al centro dell'attenzione e dell'impegno di chi ha il ruolo di governare il territorio.
Mettiamoci anche una ardita ferrata che collegherà Mezzolombardo a Fai della Paganella risalendo la val del Rì e un percorso canyoning lungo il Rio Fai in una stretta gola ombrosa. Siamo ufficialmente in piena "Tibet mania", una frenesia di emozioni vuote, un vuoto che si avverte in tutti i sensi. Come qualcuno ha scritto, ora la fermata del treno e l'uscita dell'autostrada si preparano a cambiare nome, dando il benvenuto a "Tibetlandia Rotaliana"».