Nuovo ponte alla Cacciatora di Mezzocorona, via libera al progetto: sarà anche ciclabile
L’intervento nel piano di sicurezza contro le alluvioni, che interessa cinque manufatti da Mezzocorona fino ad Ala: il costo di oltre 21 milioni di euro
TRENTO Nuovo ponte e cavalcavia di Ravina, bretellina pronta ma i lavori slittano
MEZZOCORONA. Via libera della Provincia al rifacimento del ponte "alla Cacciatora" sull'Adige. Il manufatto, che si trova in località Masetto, è uno dei cinque ponti - nel tratto compreso fra Mezzocorona e Ala - che dovrà essere rifatto, nell'ambito di un rafforzamento degli interventi di prevenzione delle alluvioni.
Il dirigente dell'Agenzia per le opere pubbliche Mario Monaco ha infatti approvato in linea tecnica lo studio preliminare relativo all'intervento di rifacimento del ponte lungo la Sp 90 "quarto tronco", nei comuni di San Michele e Mezzocorona, per l'adeguamento della sezione idraulica, redatto in aprile dall'ingegnera Tiziana Moratti e dall'ingegner Alessandro Pinamonti del Servizio opere stradali e ferroviarie, per una spesa complessiva di 21.100.000 euro.
Nel dettaglio il totale dei lavori ammonta a 14.700.000 euro, mentre le somme a disposizione sono pari a 6.400.000 euro. Con un successivo provvedimento piazza Dante provvederà all'approvazione economico - finanziaria dell'intervento, all'attivazione delle procedure espropriative e alla fissazione delle modalità di appalto.
Il ponte alla Cacciatora ha quasi sessant'anni di storia: venne realizzato nel 1965 ed è composto da una struttura in cemento armato, che si sviluppa su cinque campate, per una lunghezza di 85 metri. Ci sono criticità: «L'impalcato è sostenuto da 4 pile (gli elementi di sostegno verticale ndr) e 2 spalle posizionate in golena (lo spazio tra la riva e l'argine ndr) che costituiscono un ostacolo al naturale scorrimento delle acque», si ricorda.
Per questo «la finalità principale dell'opera è quella di aumentare la sicurezza idraulica del corso dell'Adige in corrispondenza del ponte, migliorandone la sezione idraulica, tramite la demolizione dello stesso e la realizzazione di un nuovo ponte in sostituzione all'esistente senza spalle e pile in alveo, favorendo un recupero ambientale delle golene e dell'alveo stesso, anche per quanto riguarda il trasporto solido soprattutto alla luce dei recenti eventi meteorologici che hanno evidenziato le criticità dell'infrastruttura esistente».
Il nuovo ponte è stato progettato assicurando il rispetto di un franco idraulico, ovvero dello spazio che c'è tra il livello dell'acqua e il livello oltre il quale la piena diventa pericolosa, di 1,50 metri per due terzi del manufatto, in modo da consentire «il deflusso anche di eventuale materiale che il fiume in caso di piena potrebbe portare con sé».
La quota d'imposta del nuovo ponte risulta più alta rispetto all'attuale (come richiesto dalla normativa vigente). Pertanto l'opera «prevede il raccordo del nuovo ponte con la viabilità esistente tramite la realizzazione di una rotatoria in sinistra orografica, in corrispondenza dell'intersezione all'uscita del ponte con la statale 12 dell'Abetone e del Brennero».
Una soluzione, quest'ultima, che in passato era stata sollecitata anche dai sindaci di San Michele e Mezzocorona, unitamente alla messa in sicurezza ciclabile del ponte. E rassicurazioni, in tal senso, sono arrivate anche attraverso una nota della Provincia. «Ora chiederemo un incontro illustrativo ed abbiamo già trovato la disponibilità dell'ingegner Monaco», sottolinea la sindaca di San Michele, Clelia Sandri, anche per capire come l'intervento andrà ad intrecciarsi con un altro dei tasselli più attesi in tema di viabilità, ovvero la realizzazione della bretellina A22 di San Michele (dal casello fino al ponte della Cacciatora).
«I lavori delle bretella sono iniziati in marzo - spiega Sandri - Più volte avevamo fatto presente che, in corrispondenza dell'uscita del ponte sulla Ss 12, sarebbe stato opportuno realizzare una rotatoria, perché quel punto è molto pericoloso. Sono due interventi collegati, anche per non vanificare i benefici della realizzazione della bretella - sottolinea - e deviare il traffico in sicurezza. E avevamo messo in evidenza, accanto ai noti problemi idraulici, che il ponte era privo di ciclabile. Proprio oggi (ieri ndr) nella nota che abbiamo ricevuto dalla Provincia sul nuovo ponte, si fa riferimento anche alla messa in sicurezza ciclabile del ponte».