Muore a 43 anni, il grazie della moglie e dei 5 figli per l’aiuto ricevuto: raccolti 35mila euro
Ancora forte il dolore nella comunità di Palù di Giovo per la scomparsa di Luca Moser. La moglie Sabrina e i cinque giovani figli esprimono la loro profonda gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta, permettendo alla famiglia di sentire l'affetto e la vicinanza di tante persone in un periodo estremamente difficile
GIOVO. Nel marzo scorso, la comunità di Palù di Giovo è stata profondamente scossa dalla scomparsa improvvisa di Luca Moser, quarantatreenne residente a Maso Spiazzol, colpito da un malore improvviso e deceduto nonostante i tentativi di rianimazione. La sua morte ha lasciato un vuoto immenso non solo nella sua famiglia, ma in tutta la comunità che lo conosceva e apprezzava.
Dopo la tragica notizia, gli amici di sempre e la comunità non sono rimasti indifferenti ed è stata subito avviata una campagna di solidarietà per sostenere la famiglia Moser. Un rapido tam tam sui social e tramite WhatsApp ha mobilitato amici, conoscenti e anche persone che non conoscevano direttamente Luca, ma che sono state profondamente toccate dalla vicenda. Questo slancio di generosità ha mostrato un genuino spirito di comunità, in cui l’empatia e il supporto reciproco sono elementi fondanti.
Oggi la storia di Luca Moser e della sua famiglia racconta di come una comunità possa fare la differenza, ricordandoci che, anche nei momenti più difficili, non si è mai veramente soli. Il sostegno ricevuto, che ha raggiunto la somma di circa 35 mila euro, non solo rappresenta un aiuto concreto, ma anche un segno di affetto che resterà impresso nei cuori di Sabrina (nella foto con Luca) e dei suoi cinque giovani figli: Evelin, Anastasia, Desi, Ilari e Alan.
Sabrina, moglie di Luca, esprime la sua profonda gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta, permettendo alla famiglia di sentire l'affetto e la vicinanza di tante persone in un periodo estremamente difficile. Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Associazione Volley Cembra - guidata dal presidente Silvano Paolazzi - che ha coordinato concretamente la raccolta dei fondi. L'associazione in questi anni è stata parte integrante della vita della famiglia Moser: tre delle figlie di Luca hanno giocato nella squadra e attualmente Desi ne è giocatrice.
Inoltre, Luca, con la sua ditta Inox System, aveva sponsorizzato la squadra in passato, creando un legame ancora più profondo con il gruppo sportivo. Un altro ringraziamento è stato per l’Associazione “Bambi”, un gruppo della Val di Fiemme dedicato a supportare bambini in difficoltà, che ha contribuito alla raccolta fondi. L'impegno di queste associazioni, unito alla sensibilità di moltissime persone, è stato fondamentale per il successo della campagna di solidarietà, dimostrando come il lavoro di squadra possa portare a risultati straordinari anche nelle avversità.