Affreschi in pericolo nella chiesetta di S.Antonio Abate di Romeno
Il ciclo di affreschi esistente sulla facciata della chiesetta di Sant’Antonio Abate di Romeno si sta sgretolando. Già delle parti di intonaco sono a terra, ridotte in polvere; basta un soffio di vento per asportarne altri frammenti. Eppure quella chiesetta ha una storia quasi millenaria; come non bastasse, gli affreschi in via di sgretolamento narrano la «leggenda dell’impiccato», legata ai pellegrinaggi di genti anaune a Santiago de Compostela, e di conseguenza al voto fatto al santo in occasione della peste, in epoca medioevale.
«Sappiamo che questa chiesetta necessita di intervento di restauro», afferma il parroco don Mauro Leonardelli - rientra nei nostri programmi, ma bisogna reperire i fondi necessari. Per ora non un progetto non è ancora stato steso, possiamo parlare solo di un intento, stiamo verificando quali siano le varie possibilità». Tradotto in termini chiari, quali siano le possibilità di uttenere un finanziamento, da parte della Provincia, per il necessario restauro; ed i tempi sono quelli che sono.
Nel frattempo gli intonaci della chiesetta stanno crollando, e con essi il ciclo di affreschi quattrocenteschi che decorano la facciata anteriore, rivolta a sud. Della chiesa parla Simone Weber, nel suo «Le chiese della Val di Non» degli anni ’30; ricorda che secondo Vigilio Inama essa risale al ’200, e soffermandosi sul portale anteriore, scrive che nella facciata «il campo è coperto da non spregevoli affreschi del ’500». Affreschi riportati alla luce da Luigi Rosati, che li aveva «liberati dallo scialbo» nella stessa epoca, e che costituiscono un raro ciclo narrativo, in valle di Non: vi si narra appunto della «leggenda dell’impiccato».
Dai «non spregevoli affreschi» del Weber, che elogiava invece il portale «in pietra delle cave della Mendola», si passa a tempi più recenti, e qui viene affermato che su questo monumento gotico regionale «possiamo ammirare il bellissimo ciclo di affreschi dedicati alla “Leggenda dell’Impiccato di San Giacomo”. La leggenda che è narrata sulla facciata principale di Sant’Antonio ha come protagonisti dei pellegrini che si recano a Santiago, che vengono denunciati ingiustamente per furto da un oste. Uno dei pellegrini viene condannato a morte. Sarà l’intervento miracoloso di San Giacomo a salvare il malcapitato».