Casa Sebastiano apre in Brasile
Una delegazione proveniente da Farroupilha, cittadina brasiliana del del Rio Grande do Sul, ha fatto visita a Casa Sebastiano di Coredo, una struttura attualmente in fase di costruzione che in futuro ospiterà persone affette da autismo.
Un centro destinato alla residenzialità ed all’assistenza continua sia dal punto di vista sociale che sanitaria, con il supporto di operatori specializzati, per dare una mano alle famiglie e per impegnare coloro che sono affetti da questa patologia in attività educative e lavorative.
Il progetto è nato da una sinergia tra varie realtà, con il sostegno dell’assessorato provinciale alle politiche sociali ed alla solidarietà ed il contributo economico di una grande cordata di imprenditori locali.
All’incontro il presidente della Fondazione Trentina per l’Autismo Giovanni Coletti, patron dell’azienda Tama, ha guidato la delegazione - composta dal sindaco di Farroupilha Claiton Gonçalves, dal segretario allo sviluppo economico e turistico Fabiano Andrè Piccoli, Mirtes Verona Vanni, Nàdia Emer Grasselli e dal direttore del campus dell’Università di Caxias do Sul Celso Ferrarin in un giro nel cantiere della struttura, la cui prima pietra è stata posata a fine ottobre dello scorso anno. I lavori procedono a gonfie vele, tanto che le murature al grezzo sono in fase di completamento.
Presenti all’incontro tante autorità, tra cui l’assessora e vicepresidente della Comunità della Val di Non Carmen Noldin, alcuni rappresentanti del consiglio d’amministrazione della fondazione, il presidente del Coordinamento Operatori Economici della Predaia Massimo Zadra e monsignor Guido Zendron, vescovo di Paulo Alfonso originario di Lisignago.
«Casa Sebastiano non è un arrivo, ma un punto di partenza nella sfida contro questa difficile patologia, nel sostenere coloro che ne soffrono ed i loro famigliari» ha affermato Coletti, evidenziando come la riabilitazione per l’autistico non si fermi a 16 anni, ma dura per due terzi della vita. La Fondazione collabora in partnership con la Facoltà di Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e si impegna a dare una mano in questo campo anche nei paesi più poveri, trasmettendo le conoscenze acquisite da un team di studiosi e ricercatori.
L’assessora Noldin, dando il benvenuto agli ospiti brasiliani, ha speso parole di elogio per il progetto di Casa Sebastiano. «E’ stato gettato un seme importante, perché si tratta di un’iniziativa innovativa e corale in cui il territorio ha messo il cuore e le mani, dal legame tra il settore pubblico, privato e sociale».
Coletti, ringraziando il presidente della Provincia Ugo Rossi, ha specificato che sono in corso di ragionamento le attività da sviluppare nel centro, d’accordo con il neoassessore alla sanità provinciale Luca Zeni. «Ci è stata data tanta fiducia, faremo del nostro meglio in questa battaglia» ha concluso l’imprenditore.