Ossana: 720 visite culturali

Complice una bella giornata di sole e un programma di visita accattivante, anche a Ossana e a Cusiano la festa di primavera, promossa dal Gruppo Fai Val di Sole con il sostegno dell’amministrazione comunale, si è chiusa con un buon numero di visitatori.

Sono state almeno 720 le visite ai monumenti che per l’occasione si sono svelati alla conoscenza. Oltre 150 persone si sono contate solo nella splendida «stua» tardogotica di Casa Ravelli - Molignoni nelle due ore di apertura che la famiglia proprietaria ha gentilmente concesso in esclusiva per gli aderenti del Fai. Ed è proprio in questa stanza, oltre che nella «stuva nova» conservata presso la Fondazione San Vigilio nella ex canonica di Ossana, che si è concentrato l’interesse maggiore del pubblico. Non a caso anche il Fondo Ambiente Italiano, sulla sua pagina web, ha voluto promuovere la visita a queste due testimonianze dell’artigianato e dell’arte della valle selezionandole tra le cinque chicche più curiose, insolite e sconosciute d’Italia. Una promozione che non ha mancato di richiamare nei paesi di Ossana e Cusiano molti visitatori provenienti da tutta la Valle e, in particolare, da fuori valle.

A guidare i visitatori nelle stue, ma anche nella chiesa pievana di San Vigilio e nella chiesetta di Santa Maria Maddalena, c’erano circa una ventina di volontari, che con competenza hanno svelato la storia nascosta di questi luoghi e le curiosità che rimangono spesso segrete come la piccola, ma preziosa, mostra di paramenti sacri allestita nella sacrestia della parrocchiale di Ossana che ha dato la possibilità di vedere più da vicino, e con minuzia, oggetti antichi che il parroco usa abitualmente nelle celebrazioni della messa. Oggetti che, come nel caso della croce astile del XV-XVI secolo con la raffigurazione di san Vigilio, non hanno mancato di incuriosire lo spettatore. Giunte alla ventiquattresima edizione, le Giornate Fai di Primavera sono il più importante appuntamento dedicato ai beni culturali.

La manifestazione, che quest’anno ha richiamato in tutta Italia 700.000 ospiti nei 900 luoghi aperti, è una campagna di raccolta fondi che il Fai utilizza in progetti di recupero e restituzione di beni storici, artistici e ambientali alla fruizione di tutti. Complessivamente, le visite ai beni culturali trentini sono state 4mila circa nelle due giornate di primavera.

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