Croviana e fusione, tre consiglieri lasciano la maggioranza
Mentre proseguono gli incontri sul territorio in vista del referendum del 22 maggio prossimo che chiamerà gli elettori dei comuni di Croviana, Malè, Terzolas, Caldes e Cavizzana ad esprimersi in merito al progetto di fusione - che prevede la nascita nel 2020 del nuovo comune di Malé Val di Sole - all’interno dell’amministrazione comunale di Croviana tre consiglieri comunali contrari al progetto di fusione hanno costituito un gruppo in opposizione al sindaco.
Sergio Angeli, Danilo Tamè e Francesco Moratti, eletti assieme ad altri otto consiglieri nell’unica lista a sostegno della sindaca Laura Ricci, hanno deciso di uscire dalla maggioranza e lo hanno fatto a mezzo di un documento nel quale contestano il progetto di fusione.
Sebbene i tre siano favorevoli in linea di principio a una fusione equa e dignitosa tra tutti i paesi coinvolti, affermano di non riconoscersi più nel lavoro portato avanti dalla sindaca di Croviana e nel suo atteggiamento verso i consiglieri e la comunità di Croviana.
I tre consiglieri, contrari alla deliberazione consigliare che nel mese di gennaio aveva avviato l’iter referendario, contestano i tre punti fondanti dell’accordo, ovvero la data di decorrenza del nuovo Comune (2020), la sede (Malé) e il nome (Malé Val di Sole), denunciando una sorta di prevaricazione posta in atto da Malé.
I tre lamentano inoltre come nel progetto non siano state inserite le richieste di Croviana che prevedevano che, in caso di soppressione di una delle tre scuole primarie attualmente esistenti, dovesse essere Malé a rinunciare alla propria, che il Comune unico dovesse nascere nel 2017 e che sindaco e vicesindaco non provenissero dal medesimo paese.
Nel lungo documento viene ricordato inoltre come Croviana abbia oltre 800 anni di storia e in tale periodo sia stata incorporata a Malé solo dal 1810 al 1814, durante il breve regno napoleonico, e dal 1928 al 1954 come deciso dal governo fascista.