Dolzan tra le fiamme salva due ragazzine
Sabato, sulla Statale tra Laives e Pinzolo, si è trovato davanti l'auto in fiamme e ha prestato subito soccorso. Il vigile del fuoco volontario di Denno ha 24 anni: «Non sono un eroe. Ho fatto ciò che avrebbe fatto chiunque al posto mio»
Non si sente un eroe e non vuole essere indicato con questo appellativo, Alessandro Dolzan, ma grazie al suo coraggio ha salvato due vite.
Poco dopo le 21 di sabato si è trovato di fronte ad una scena agghiacciante sulla statale tra Laives e Bronzolo, dove nel rogo della sua auto ha perso la vita un uomo di 45 anni.
Dolzan, 24 anni di Denno, è entrato in azione sfidando le fiamme che con lo scorrere del tempo hanno inghiottito e distrutto la vettura della vittima, riducendola a un ammasso di lamiere annerite.
Pochi attimi prima, il 45enne colombiano Hugo Alonso Lotero, alla guida di una Fiat Punto, non aveva potuto evitare l’impatto con una Toyota Auris guidata da V. M., un 27enne moldavo residente a Gardolo.
Appena ha visto le due auto gravemente danneggiate nello schianto frontale, Dolzan ha accostato a lato strada la sua vettura. «Ho avuto appena il tempo di scendere e la Punto che si trovava a pochi metri da me ha preso fuoco», è il racconto del giovane, membro dei vigili del fuoco volontari di Denno sin da adolescente, quando aveva compiuto 13 anni.
Il soccorritore si è dunque avvicinato all’auto in fiamme e con l’aiuto di altri due automobilisti di passaggio è riuscito a liberare dalle fiamme due ragazzine. Ha tentato di salvare anche l’automobilista, ma non ce l’ha fatta.
«Ho fatto il possibile, ma quella barriera di fuoco mi ha tenuto a circa mezzo metro dalla macchina. Non sono riuscito a vedere la persona che si trovava all’interno. Il calore era insopportabile e non ho potuto fare nulla per il povero automobilista, purtroppo», racconta il giovane pompiere, che si è dunque preso cura delle due ragazze - una delle quali era incosciente - controllandone i parametri vitali.
Pochi minuti dopo sul luogo dell’incidente sono arrivati i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco volontari di Laives e Bronzolo.
«Non ho fatto nulla di eccezionale - sono le parole di Dolzan - se non quello per cui sono stato formato. Non mi ritengo un supereroe, perché ho fatto solo ciò che ogni vigile del fuoco e ogni cittadino avrebbe avrebbe fatto in quella situazione».
Il coraggio dimostrato da Alessandro Dolzan non viene tuttavia percepito come «normale» dalle tante persone che hanno scritto sulla pagina Facebook dei vigili del fuoco volontari di Denno per esprimere il proprio apprezzamento. Alessandro è, tra l’altro, il fratello del comandante Andrea Dolzan.
«Tante altre notizie di questo genere con protagonisti i pompieri passano sotto traccia. Voglio si sappia che i settemila vigili del fuoco del Trentino ed i colleghi sudtirolesi lo sono con e senza la divisa, 24 ore al giorno - afferma con un pizzico di sano orgoglio - ed è questa è la forza del nostro sistema che si fonda sul volontariato».