Addio a Sandro Larcher Perdita per la comunità

di Guido Smadelli

È morto a seguito di complicazioni dopo un intervento cardiaco Sandro Larcher, classe 1953.

Era molto noto a Ruffré. Non c’è carica locale che non l’abbia visto impegnato. Per 25 anni è stato presidente dell’Us Ruffrè-Mendola, e primo organizzatore, negli anni ‘80, del campionato valligiano di sci, manifestazione che attirava sulla pista Monte Nock oltre 350 concorrenti.

Lo Sci club - che ha sfornato anche qualche campione di discreta levatura - è stata la sua grande passione: ci ha messo l’anima, il tempo, l’impegno, interi inverni spesi nel seguire ragazzi, accompagnarli alle gare, curare l’aspetto organizzativo.

Nell’ultimo periodo è stato presidente onorario, veste simbolica che non gli ha impedito di proseguire nel suo consueto impegno. È stato a lungo anche amministratore comunale, prima come consigliere, poi come assessore, ed una legislatura da vicesindaco, nella giunta comunale guidata da Gianni Seppi.

Ultimamente ricopriva la carica di “semplice” consigliere, nel gruppo guidato dal nuovo primo cittadino Donato Seppi. Nelle varie legislature, oltre al normale lavoro da assessore, ha seguito le vicende dalla pista Monte Nock, ed è stato uno dei sostenitori e fautori della realizzazione del lago di Maso Val, con annessa valorizzazione del biotopo esistente.

Sandro Larcher è stato per anni presidente della Pro loco, e fino a fine corsa è stato sempre disponibile per dare una mano, nei momenti di necessità.

È stato infine componente del Gruppo alpini, come «Amico degli alpini», in questa associazione ha ricoperto per anni la carica di segretario.

«Un collaboratore instancabile, oltre che un grande amico», commenta l’ex sindaco (ora vicesindaco) Gianni Seppi. «Una persona che ha sempre dimostrato grande attaccamento ed enorme disponibilità nel lavorare a favore della comunità.

Purtroppo se ne è andato, troppo presto, ed una persona così è difficilissima da rimpiazzare, ricambio non ce n’è. Sono andato a trovarlo in ospedale, il giorno prima della sua scomparsa, avevo intuito che qualcosa non era andato per il verso giusto. Dispiace, innanzitto per l’uomo e per l’amico, poi per la perdita di un collaboratore che ritengo insostituibile».

Sandro Larcher, celibe, lascia l’anziana madre Elena, ed i fratelli Maurizio, Walter e Fabio.

Il suo funerale è stato celebrato oggi nella chiesa parrocchiale.

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