Altri "no" alle centraline sul Noce
E di nuovo, dopo essersi già espressi nella seduta del 16 maggio scorso sul tratto Caldes - Mostizzolo, sono dei pareri prevalentemente negativi quelli dichiarati dai Servizi provinciali, che ieri mattina si sono riuniti in conferenza per analizzare le sei istanze di concessione idroelettrica di natura pubblica e privata che insistono sul tratto di fiume Noce che da Pellizzano scende fino a Malé.
La conferenza era chiamata all’analisi delle valutazioni preliminari afferenti agli usi diversi delle acque e degli interessi ambientali secondo quanto previsto dal Piano generale per l’utilizzazione delle acque pubbliche e Pta. Valutazioni, che stando così le cose, rendono più difficile il percorso autorizzativo allo sfruttamento energetico del corso d’acqua, anche se i proponenti sia pubblici che privati (Attilio Costanzi, Covi Costruzioni srl, Sta Consulting sas, Luca Bareggia, Comuni di Dimaro Commezzadura e Bim dell’Adige, Consorzio per i servizi territoriali del Noce e Comune di Malé) avranno, comunque, il tempo di presentare delle controdeduzioni.
In realtà, in questi giorni, tre delle cinque amministrazioni comunali (Pellizzano, Mezzana, Dimaro Folgarida, Commezzadura e Malé) interessate dall’iter in quanto gli impianti in questione ricadono sul territorio di competenza, hanno assunto atti formali a tutela del corso d’acqua: in vista della Conferenza dei Servizi, i consigli comunali di Mezzana, di Dimaro Folgarida e di Commezzadura hanno infatti adottato una delibera con la quale si ribadisce che il Noce rappresenta per i cittadini dell’intera Val di Sole una risorsa strumentale che riveste «un fondamentale interesse pubblico per le attività sportive, ludiche e ricreative a esso indissolubilmente legate». E con questa affermazione, i Comuni, compresi Dimaro Folgarida e Commezzadura che insieme al Bim dell’Adige avevano al vaglio una domanda di concessione presentata in concorrenza con il privato, hanno preso parte alla conferenza. «Siamo soddisfatti che le nostre perplessità sui due progetti che ci riguardano - commenta il sindaco di Mezzana Guido Redolfi - si siano poi rivelate quelle di alcuni Servizi. I pareri espressi sono stati articolati. Per quanto non vincolanti, le nostre valutazioni sono state sostenute da un percorso condiviso con le amministrazioni comunali vicine».
«Il fiume Noce è patrimonio comune della Valle - aggiunge quindi il primo cittadino di Dimaro Folgarida Andrea Lazzaroni -. Dal punto di vista politico il nostro consiglio si è dichiarato. I Servizi hanno indicato che quel tratto va salvaguardato».
Chi, invece, proprio non concorda sull’esito della Conferenza dei Servizi è Bruno Paganini, sindaco dei Malé. Anche la sua amministrazione, in accordo con Stn Val di Sole ha in essere un’istanza sul torrente. «Abbiamo cercato di spiegare le nostre ragioni - spiega Paganini - . Fino all’altro ieri, hanno dato permessi senza difficoltà e oggi invece si dice no a tutto. C’è un nord, molto ricco per il turismo e grazie alle centraline, e un sud povero che fa fatica a reperire risorse. Ci sono situazioni che possono essere compatibili con gli impianti idroelettrici. L’obiettivo non è quello di rovinare l’ambiente ma la bassa Val di Sole è in difficoltà economiche. Non possiamo contare sul turismo e ora non possiamo fare le centrali... Su quali altre risorse possiamo contare per sostenere i servizi? Andrà a finire che dovremo tagliare da qualche parte o alzare le tasse. Ci deve essere un punto di equilibrio».