Il piano giovani del Carez nel 2019 vale 42 mila euro
Il Piano Giovani dei Comuni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez ha approvato il “Piano Strategico” delle attività per il prossimo anno. Si tratta di un documento introdotto dalle linee guida che la Giunta provinciale uscente poco tempo prima della fine del proprio mandato su proposta dell’ex assessore Sara Ferrari. L’atto è stato approvato dal “Tavolo del Confronto e della Proposta”, organismo in cui sono rappresentate le Giunte dei Comuni coinvolti e le associazioni del territorio che lavorano a stretto contatto con le tematiche giovanili. Il lavoro in seno al Tavolo è coordinato dalla figura del Referente Tecnico-Organizzativo, che per il Piano del “Carez” è il dottor Alessandro Rigatti.
Il “Piano Strategico” indica le linee programmatiche per il 2019, partendo dall’analisi del territorio e delle precedenti esperienze maturate in questi anni attraverso decine di progettualità realizzate proprio grazie al Piano Giovani, nonché le priorità e gli obiettivi da perseguire nel corso dell’anno attraverso nuovi progetti. A tal fine verranno aperti 2 bandi nei mesi di febbraio e di giugno, ai quali potranno partecipare enti, associazioni e giovani. Inoltre, il Tavolo ha deciso di incontrare i giovani del territorio nei primi giorni di gennaio per stimolare la partecipazione attiva e la presentazione di nuove idee.
L’investimento complessivo per il 2019 supera i 42.000 euro ed è finanziato dai Comuni aderenti, dalla Provincia e in parte dal Consorzio BIM dell’Adige.
Nel corso della stessa seduta, vista l’imminente scadenza della convenzione che regola la gestione del Piano Giovani da parte dei cinque Comuni aderenti, è stato approvato il nuovo schema di convenzione che passerà nei prossimi giorni al vaglio dei Consigli comunali.
Tale atto sancisce anche la conferma del Comune di Cagnò quale ente capofila e la conferma di Davide Pedri in qualità di referente istituzionale. Il Tavolo ha deciso di confermare anche il referente tecnico-organizzativo Rigatti per il prossimo triennio.
I componenti hanno quindi deciso di valorizzare l’esperienza di Rigatti, che ricopre l’incarico da ormai 7 anni.
«In questi 7 anni di mandato – commenta Rigatti –, credo di essere cresciuto parallelamente al Piano. Questo ruolo mi ha fatto crescere dal punto di vista professionale e personale, anche grazie alla formazione provinciale e al confronto costante con il team dei referenti tecnici trentini. Credo anche che il Piano, soprattutto negli ultimi anni, sia riuscito a godere di sempre maggior credito sul territorio e a diventare un punto di riferimento per lo stesso, offrendo opportunità interessanti e importanti alla sua crescita, in particolare quella dei giovani.
Ringrazio anche tutti i componenti del Tavolo per il lavoro che stanno portando avando, per l’impegno e il clima che si respira in tutte le sedute, che posso definire famigliare e costruttivo».
Nel corso della riunione è stato deciso all’unanimità di cambiare la denominazione del Piano. La modifica non riguarderà certo “Carez”, che è ormai divenuto il nome proprio, da tutti conosciuto, ma solo quella parte che lo lega al suo territorio di riferimento. Si lascia quindi cadere “Terza Sponda” e al suo posto arriva “Novella” in vista della fusione dei 5 comuni che avverrà il primo gennaio 2020. «Un piccolo mutamento nel nome - conclude Rigatti - che significa molto in questo percorso di fusione, sempre più vicino».
L’istituzione del Comune unico di Novella non porterà alla soppressione del Piano, che continuerà le proprie attività in forma comunale anziché sovra-comunale.