Passo Tonale, la «Scuola dello sport» perde i pezzi
Non è solo il passare del tempo a lasciare segni sulla struttura della Scuola per gli Sport della montagna al Passo del Tonale. Abbandonato ormai da diversi anni, l'edificio è stato recentemente danneggiato anche dai fenomeni meteorologici che a fine ottobre si sono abbattuti su buona parte del Trentino e della Val di Sole. I danni sono evidenti. Dalle pareti esterne mancano diversi pezzi di lamiera che lasciano intravedere lo strato giallo dell'isolamento. Il rivestimento è stato rimosso dai vigili del fuoco di Vermiglio dopo che è stato sollevato dalla forza delle raffiche di vento. Negli stessi giorni, nella località in altre due abitazioni il tetto era stato scoperchiato.
Di proprietà della Provincia, la struttura fu costruita negli
anni ?70 per ospitare un centro di formazione professionale per gli addetti degli sport della montagna, per altro mai concretizzatosi. Fu quindi utilizzata dal 1982 al 1985 per le settimane formative delle scuole medie e dal 1985 al 1991 per i soggiorni estivi degli studenti. Dal 1996 non vi è stata più svolta nessuna attività. È stata più volte sotto i riflettori anche della politica provinciale, tra cui anche dell'ex sindaco di Vermiglio e già consigliere di Forza Italia Flavio Mosconi, che nel 2005 aveva fatto approvare dall'allora Consiglio provinciale un ordine del giorno che impegnava la Giunta «ad attivare in via prioritaria» la scuola e, comunque, a individuare eventuali utilizzi alternativi che potessero consentire una valorizzazione dell'immobile. Nella legge finanziaria del 2007, quindi, si stanziavano 5 milioni di euro in tre anni da investire nel centro della Provincia al passo del Tonale. Da allora, la struttura giace in stato di abbandono e pressoché dimenticata. Eppure l'amministrazione di Vermiglio, come conferma il vicesindaco Michele Bertolini , avrebbe la voglia di ragionare sul tema. «Sarebbe bello riprendere a parlare del futuro di questo edificio - commenta il vicesindaco - e poterci sedere a un tavolo con il nuovo governo provinciale per avviare una riflessione per il recupero dell'immobile e trovare una nuova funzione che possa incidere sullo sviluppo della località. Oggi, credo, che l'ipotesi della Scuola per gli sport della montagna non sia più attuale. È necessario, quindi, promuovere un ragionamento complessivo in modo che la struttura non risulti sconnessa dal tessuto urbano».