Principio d'incendio al santuario di San Romedio. Fiamme domate rapidamente, fumo in un locale interno
Incendio senza gravi conseguenze in un locale del santuario di San Romedio, alle 5.30 circa di questa mattina.
A dare l'allarme la famiglia dei custodi che ha notato il fumo provenire da un locale adibito ad alloggio (ma oggi vuoto), sopra la cappella di San Giorgio, dopo la prima scalinata.
Quindi sono sopraggiunti i vigili del fuoco volontari dei corpi di Sanzeno e Coredo.
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«Si è sviluppato un principio d'incendio, subito smorzato, in un locale interno, nel quale non c'erano neanche mobili. Il problema principale è la grande quantità di fumo che si è sviluppata. la sottostante cappella di San Giorgio non è stata interessata, come hanno già verificato i responsbaili della Soprintendenza provinciale per i beni storico-artistici» , spiega all'Adige padre Giorgio Silvestri, rettore del santuario.
La causa sarebbe stata, secondo una prima ipotesi, una candela votiva dimenticata accesa e caduta sul pavimento ligneo. Una parte di quest'ultimo è l'unica ad aver subito danni: è stata rimossa dai vigili del fuoco, che hanno lavorato un'ora per mettere in sicurezza tutto.
Dunque, nessun danno alla cappella e ai suoi affreschi e decori, situazione sotto controllo e santuario regolarmente aperto.
Luca Gabrielli, esperto della Soprintendenza, conferma: «Non ci sono danni, il principio d'incendio ha riguardato un locale ad uso abitativo e prontamente controllato dai vigili del fuoco. La cappella di San Giorgio non ha riportato alcuna conseguenza, dato il rapido spegnimento del principio d'incendio».
Il santuario di San Romedio è uno dei più caratteristici eremi d’Europa e certamente il più interessante esempio di arte cristiana medievale presente in Trentino. Sorge in Val di Non, vicino al paese di Sanzeno, sulla vetta di uno sperone di roccia alto più di 70 metri.
Qui San Romedio visse come eremita per molti anni, secondo quanto dice la leggenda in compagnia solo di un orso trentino.
È formato da cinque piccole chiesette sovrapposte, tutte costruite su uno sperone di roccia e unite tra loro da una lunga scalinata di 131 gradini.
«Ogni anno - spiega il sito del santuario - è visitato annualmente da oltre 200.000 pellegrini ed è custodito dai frati dell’Ordine di San Francesco d’Assisi».
Il sentiero che conduce al Santuario è una delle passeggiate più suggestive e panoramiche del Trentino.