Segnana visita l'ospedale di Cles: riaperto il day hospital oncologico, ma non ancora il Punto Nascite
Un comunicato stampa della giunte provinciale ci informa che «Due medici, quattro infermieri e un operatore socio sanitario. Il Day hospital oncologico ha ripreso l’attività all’interno dell’ospedale Valli del Noce di Cles da poco meno di un mese: un servizio prezioso per i pazienti del territorio, presso il quale ogni settimana vengono effettuate tra le 50 e le 60 visite e una ventina di trattamenti chemioterapici».
«Una realtà importante - prosegue il comunicato - che l’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana ha voluto conoscere da vicino nel pomeriggio, accompagnata dal dirigente generale Giancarlo Ruscitti, dal sindaco di Cles Ruggero Mucchi e dal commissario della Comunità Val di Sole Guido Redolfi».
«Essere qui oggi era per me doveroso» ha osservato l’esponente dell’esecutivo provinciale, che ha evidenziato come la riattivazione del servizio dopo uno stop di alcune settimane a fine 2020 sia stata frutto dell’impegno congiunto tra Piazza Dante e Azienda Sanitaria, con il supporto degli amministratori locali: «L’amministrazione provinciale sostiene il grande valore degli ospedali di valle, che giocano un ruolo fondamentale e vitale per le comunità territoriali. Quello presente a Cles è un servizio essenziale per chi affronta una situazione difficile e complessa sia per il fisico sia a livello psicologico: ritengo positivo il confronto scaturito proprio a seguito di una situazione che la cittadinanza non poteva accettare. Desidero infine esprimere gratitudine e apprezzamento per il lavoro svolto dall’oncologo Claudio Graiff, responsabile di questa realtà, che sta trasmettendo conoscenze e professionalità a quanti in futuro saranno chiamati a raccogliere da lui il testimone».
Nel corso della visita, spiega il comunicato ufficiale - l’assessore Segnana si è confrontata – tra gli altri - con il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari Pier Paolo Benetollo, il direttore dell’ospedale Valli del Noce Armando Borghesi, il primario di oncologia Orazio Caffo, il direttore dell’Unità operativa di medicina Renzo Franch, il dirigente infermieristico Cristina Eccher e il responsabile del Day hospital oncologico Claudio Graiff, accanto al quale opera la dottoressa Anna Bonani.
Benetollo ha sottolineato come l’Azienda sanitaria ritenga necessario – quando possibile – favorire la cura dei pazienti all’interno degli ospedali di valle: «In questo modo valorizziamo strutture e competenze, rendendo attrattive anche le realtà che distano maggiormente dai centri più popolosi».
Afferma il comunicato stampa della Giunta: «Proprio in quest’ottica, l’Azienda ha dotato il gruppo operatorio dell’ospedale di Cles di una colonna laparoscopica di ultima generazione, entrata recentemente in funzione, mentre è stato investito mezzo milione di euro per aggiornare la risonanza magnetica e nel corso della primavera sarà in uso una nuova Tac». In realtà, la colonna laparoscopica è una donazione: acquistata con l’offerta venuta da Fondazione Cassa Rurale di Trento e le Casse Rurali di Tuenno Valle di Non, Rotaliana e Giovo, Alta Val di Sole e Pejo, Novella e Alta Anaunia.
Prosegue il comunicato: «Nel corso della visita alla struttura, l’assessore ha voluto visitare il reparto di neonatologia, la cui attività è stata sospesa a causa dell’emergenza Covid. Qui sono in corso i lavori che porteranno all’apertura di una nuova sala operatoria attigua alla sala travaglio: “Una novità che garantirà un aumento dei livelli di sicurezza per mamme e neonati e che consentirà allo stesso tempo lo svolgimento della normale attività chirurgica”». Non c'è stata però alcuna comunicazione della data di riapertura del Punto Nascite.