Box per sanificare le ambulanze all'ospedale: ma sono sbagliate le misure e i mezzi non ci possono entrare
VAL DI NON - «Parlano di azienda sanitaria al massimo dell’efficienza ma le foto mostrano una situazione da Terzo Mondo». Nella lotta al Covid il Trentino, con i suoi milioni a bilancio, può vantare infrastrutture e mezzi da mostrare al resto d’Italia. Le falle nel sistema però non mancano. Ne abbiamo parlato spesso dalle pagine di questo giornale (il caso della gestione della prima ondata al centro di riabilitazione Don Ziglio-Levico Curae, con le Oss mandate allo sbaraglio - senza mascherine o guanti - nei reparti, è forse il caso più eclatante).
Ora si parla del 118 di Cles, dotato di container che non hanno le caratteristiche necessarie per garantire le operazioni di sanificazione dei mezzi in questa fase di pandemia.
La questione è stata sollevata dal consigliere provinciale di Onda Civica Filippo Degasperi, che pone la stessa questione per Trento e Arco: «L’Apss ha deciso di dotare ogni postazione 118 di un container che, nelle intenzioni, doveva assicurare un locale adeguato, anche nelle dimensioni, alle esigenze del personale. Sarebbero stati svolti alcuni incontri per raccogliere le esigenze e procedere quindi con l’ordine delle strutture, teoricamente predisposte anche per fornire un riparo fisso per le attività di sanificazione dei mezzi. Vista la tipologia di container ordinata e consegnata alle postazioni, pare che gli incontri non abbiano sortito effetti e che delle istanze degli interessati non ci si sia curati affatto».
Il consigliere evidenzia lo spreco e l’inefficienza di container che non dispongono di misure adeguate a garantire la separazione dei percorsi sporco/pulito e hanno una sola porta di sia per l’ingresso che per l’uscita. L’altezza della tettoia esterna poi non permette l’accesso alle ambulanze.
Si parla di «container nuovi sui ceppi», di «acquisto inutile» e si evidenziano gli adattamenti non proprio dignitosi. Insomma container sbagliati (uno per postazione) per un servizio fondamentale.
A Cles il 118 ha due mezzi Volkswagen T6 del 2018 più due T5 del 2007, e un mercedes sprinter del 1997 per le maxi emergenze (da domolire). A Pellizzano in servizio ci sono un T6 del 2018, un T5 del 2004, più un T5 del 2012 giunto quasi a fine corsa. I tecnici- autisti in servizio sono 21 a Cles e 4 a Pellizzano. Al momento la sanificazione di Cles viene fatta in garage.