Corista, cacciatore, alpino: ai funerali di Bruno Bosinelli il «grazie» della sua comunità
Vittima della incredibile tragedia di Termenago, sabato è precipitato dal tetto dove puliva il camino. Alle esequie il ricordo di una persona sempre impegnata nel volontariato senza risparmiarsi
TERMENAGO. Si sono svolti oggi pomeriggio alle 14.30 nella chiesa della frazione del comune di Pellizzano i funerali di Bruno Bosinelli, lo sfortunato pensionato di 66 anni deceduto sabato a seguito dei traumi riportati dalla caduta del tetto di casa.
La sua improvvisa e prematura scomparsa ha destato profonda commozione in tutta la Val di Sole. L’uomo dopo aver lavorato come operaio dell’Enel era un appassionato cacciatore, attivo nel volontariato del gruppo alpini ed ha ricoperto incarichi di amministratore presso l’Asuc.
Persona dal carattere bonario e sempre disponibile, dal suo pensionamento aveva incrementato il suo impegno nel gruppo cacciatori, sua principale passione. Proprio nel pomeriggio di sabato Bruno Bosinelli doveva partecipare unitamente ad altri cacciatori della riserva di Pellizzano alla seconda uscita di censimento dei caprioli.
Al funerale, con il picchetto d’onore delle penne nere con il labaro, sono stati in tanti che hanno voluto esprimere il proprio cordoglio alla moglie Silvana Daprà, consigliera comunale di Pellizzano e da poco anche lei in pensione, per la incolmabile perdita.
«Siamo rimasti tutti sotto shock, è stata una notizia terribile». L’incredulità e il cordoglio espresso dalla sindaca di Pellizzano, Francesca Tomaselli, sono quelli di un’intera comunità. Bruno Bosinelli era conosciuto e stimato da tutti non solo a Termenago, nelle altre frazioni e nel centro principale del comune solandro, ma in tutta la Valle di Sole, così come nel capoluogo.
Fino a cinque anni fa, quando aveva raggiunto la pensione lasciando il lavoro all’Enel, viveva con la moglie Silvana prevalentemente nel capoluogo. Negli anni, tuttavia, non aveva mai lasciato del tutto Termenago, dove era tornato a stabilirsi per gran parte dell’anno da un lustro a questa parte.
Cacciatore e gran conoscitore dei boschi che sovrastano Pellizzano tanto sul versante verso cima Vegaia e malga Pozze che verso Fazzon e la Presanella, aveva presieduto in passato anche l’Asuc di Termenago.
«Era una colonna del nostro gruppo alpini - ricorda commosso il capogruppo di Pellizzano Walter Bontempelli: abbiamo condiviso tante adunate, tanti momenti di impegno sul territorio nel volontariato, tanti bei momenti in allegria: era lui, assieme ad altri, a curare la preparazione del pranzo annuale, preparava personalmente i cotechini. Non mancava mai alle commemorazioni alle Pozze o al lago dei Caprioli».
Caccia, montagna, ma anche la coralità: faceva parte del coro sezionale dell’Ana di Trento: «È un giorno triste per tutti noi», commenta il presidente del coro Mario Laporta. È una tragedia che ci colpisce doppiamente, dato che Bruno era cugino di un altro nostro componente e tesoriere, Adriano Bertolla. Da quando si era trasferito pressoché stabilmente a Termenago ogni tanto doveva rinunciare a qualche prova, ma era sempre pronto a mettere a disposizione il suo tempo e il suo entusiasmo».
Foto Isidoro BERTOLINI