Castel Valer, c'è l'intesa per il passaggio alla Provincia: operazione da oltre 15 milioni di euro
Lo storico gioiello architettonico è a un passo dal diventare un bene pubblico: l'intesa fra piazza Dante e gli eredi del conte Spaur prevederebbe circa 5,5 milioni di euro in contanti e il resto come permuta di cinque strutture dismesse, fra le quali l'ex Enpas a Trento, l'ex albergo Panorama a Sardagna e l'ex ospedale Villa Rosa di Pergine
LA POLEMICA Pd critico sui contenuti della trattativa e sulle modalità di pagamento
IL DUBBIO Quale destino ora per l'ex Villa Rosa che sarà ceduta dalla Provincia?
TASSULLO. Intesa raggiunta: Castel Valer, uno dei castelli più affascinanti e preziosi del Trentino, nonché scrigno di autentici tesori artistico-culturali, passerà nelle mani della Provincia.
Che la trattativa tra piazza Dante e i quattro figli eredi del compianto conte Ulrico Spaur fosse avviata e già in fase avanzata era cosa nota, ma ora pare proprio sia arrivato anche il tanto atteso "nero su bianco".
Questo, per lo meno, è quanto trapela da fonti molto vicine alle parti.
Manca ancora l'ufficialità, va detto, ma il gioiellino architettonico che da Tassullo domina i meleti della Val di Non è molto vicino dal diventare un bene pubblico, che andrà così ad ampliare il già ricco patrimonio culturale trentino, come annunciato lo scorso mese di novembre dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti nel corso della conferenza stampa organizzata per comunicare che la giunta provinciale aveva appena approvato un documento fondamentale: la delibera con cui dava mandato alle strutture competenti in materia di acquisizioni e cessioni immobiliari di effettuare una proposta d'acquisto ai proprietari di Castel Valer.
Proposta basata su una parte "cash" di circa 5,5 milioni di euro (5 milioni a carico della Provincia e 500 mila euro suddivisi, in parti quasi uguali, tra il Comune di Ville d'Anaunia e la Comunità della Val di Non, che hanno voluto dare il proprio contributo in un'operazione ritenuta fondamentale per il territorio) e su una parte consistente, del valore di 10 milioni e 135 mila euro, coperta con la permuta di cinque immobili provinciali dichiarati non più utili ai fini istituzionali: l'ex casello idraulico a San Michele all'Adige, l'ex Enpas a Trento, l'ex Albergo Panorama a Sardagna, l'ex ospedale Villa Rosa di Vigalzano a Pergine Valsugana e l'ex Scuola per gli addetti agli sport di montagna al Passo del Tonale, nel Comune di Vermiglio.
Totale? 15 milioni e 600 mila euro circa.
Una proposta, evidentemente, ritenuta adeguata dai figli del conte Spaur che, in cambio del castello noneso, otterranno una bella somma e cinque strutture che hanno scritto pagine importanti della storia del nostro territorio.
Da parte sua, la Provincia arricchirà invece l'insieme dei castelli monumentali con un vero gioiello: un bene in ottimo stato di conservazione, dal valore culturale inestimabile. Una perla dell'Arco Alpino che andrà a potenziare la proposta turistica non solo della Val di Non, ma di tutto il Trentino in generale.
Siamo ormai al culmine, quindi, di un lavoro iniziato sottotraccia ben oltre un anno fa. E dopo 7 secoli nelle mani degli Spaur, lo splendido maniero di Tassullo passerà all'ente pubblico.
Un passaggio che il conte Ulrico vedeva di buon occhio: lui che aveva messo anima e corpo nel suo castello, di cui è stato appassionato custode, voleva fortemente che continuasse a splendere nella sua bellezza originale, per la quale tanto si era speso (e aveva speso).
La promessa di rivedersi quanto prima a Castel Valer, fatta a novembre tra i presenti alla conferenza stampa a Palazzo Pilati, a pochi passi dal castello, potrà presto essere mantenuta.