Flavon / L’addio

L’ultimo doloroso saluto a Enrico Giovannini: “Persona unica, sempre pronta ad aiutare gli altri”

Si è svolto a Flavon il funerale del 54enne vittima domenica di un tragico incidente in montagna. È scivolato lungo la parete nord della Presanella, un’ascesa che conosceva bene e che stava compiendo insieme all’amico Andrea Bonn. Alla cerimonia c’erano molti alpini alla cerimonia, visto che lui era membro da una vita dell'Ana di Flavon (Foto Cardini)

IL RACCONTO Parla Andrea Bonn
LA TRAGEDIA Ecco cosa è successo

FLAVON. Una grandissima commozione, una comunità che si ferma per dare l’ultimo saluto ad una delle persone che più amava. Tutto questo è successo oggi, 25 maggio, a Flavon. È una comunità incredula e affranta quella che nelle ultime ore si è unita in un abbraccio agli affetti più vicini di Enrico Giovannini, 54enne di Flavon vittima domenica di un tragico incidente in montagna, il suo ambiente naturale, lì dove si sentiva a casa. (Foto Cardini).

È scivolato lungo la parete nord della Presanella, un’ascesa che conosceva bene e che stava compiendo insieme all’amico Andrea Bonn. Alla cerimonia di oggi c’erano molti alpini, visto che lui era membro da una vita dell'Ana di Flavon. 

Non è retorica quando il sindaco di Contà Fulvio Zanon, a nome di tutta l’amministrazione comunale, ricorda Enrico Giovannini come «una persona stimata e ben voluta da tutti. Era molto apprezzato anche alla ditta Dalmec di Cles, dove ricopriva un ruolo di responsabilità – aggiunge il primo cittadino –. È una tragedia che ha colpito tutta la comunità. Siamo vicini alla famiglia, alla moglie Valeria, alla figlia Elisa e al figlio Alessio, nostro consigliere comunale».

 

Dalle parole di chi lo conosceva bene affiorano i contorni di un uomo impegnato, attento, in prima linea se serviva una mano. «Enrico, semplicemente, c’era sempre – ricorda Marco Dalpiaz, capogruppo degli Alpini di Flavon, di cui Giovannini era membro da una vita –. Nell’ultimo periodo non abbiamo potuto organizzare molto a causa del Covid, ma se c’era bisogno di un aiuto, di qualsiasi cosa, lui c’era ed era uno su cui contare».

 

Anche quando era lontano per le trasferte di lavoro, alla Dalmec infatti si occupava di manutenzione e capitava spesso che girasse per l’Italia in lungo e in largo, Giovannini non faceva mancare il suo apporto. Così come non era mancato all’appuntamento di un paio di settimane fa con l’adunata di Rimini. Credeva fermamente nei valori degli alpini.

«Oltre a essere il “gestore” dello nostro gruppo WhatsApp – aggiunge Dalpiaz – se c’era qualche manifestazione da organizzare era sempre presente: dalle iniziative natalizie, come quando andavamo a portare i doni ai bambini insieme a tutti gli alpini del Contà, fino alle feste in montagna, al Rifugio Doss de la Quarta, appuntamento fisso prima della pandemia. Era bello parlare e stare insieme a lui».

Emozionante il pensiero che il figlio Alessio ha voluto far arrivare fino sopra alle nuvole. Frasi delicate, accompagnate da un’immagine luminosa che lo ritrae insieme al papà. «Insieme a te è volato in cielo un pezzo del nostro cuore. Continueremo a vivere con gioia, sicuri che un giorno ci ritroveremo. Ciao Papà».

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