Diciotto colpi sulla nuca dopo aver scoperto un furto di legname: così è stato ucciso Fausto Iob
La svolta nelle indagini dopo i primi accertamenti sul corpo del custode dell’orso di San Romedio. E quei numerosi particolari che non combaciavano, anche se il boscaiolo finito in carcere cercava di sviare l’attenzione fornendo falsi indizi
VAL DI NON. Che fosse una morte strana, gli inquirenti lo avevano sospettato fin dall’inizio. Fausto Iob non era tipo da scivolare nel lago di Santa Giustina e da morirci dentro. E poi quei particolari mentre Iob era soltanto scomparso, prima del ritrovamento del corpo senza vita: le chiavi ancora dentro l’auto, il telefono ritrovato vicino alla macchina.
Quando il corpo senza vita di Fausto Iob è stato ritrovato nel lago di Santa Giustina, i carabinieri hanno iniziato a mettere i tasselli al loro posto: gli indumenti dell’uomo erano intonsi, senza nemmeno uno strappo. Difficile immaginare che nella rovinosa caduta non fosse finito contro le rocce.
E poi quelle echimosi sulla nuca, subito confermate dalle prime indagini dei medici sul corpo di Iob: diciotto colpi, alcuni più potenti altri meno, «per nulla compatibili con l’accidentalità», come rilevano ora i carabinieri. Altro che scivolata improvvisa.
E così i sospetti degli investigatori si sono immediatamente concentrati su un boscaiolo, al quale era stato affidato il compito di effettuare le operazioni di esbosco proprio nel cantiere prospiciente al luogo del ritrovamento del cadavere e che risultava essere tra gli ultimi ad averlo visto in vita la mattina della sua scomparsa.
E mentre l’uomo cercava di sviare le indagini fornendo informazioni e indizi falsi per spostare l’attenzione da sé, i carabinieri facevano finta di credergli ma al contempo aggiustavano il radar e mettevano l’uomo sempre più nel mirino.
La svolta nella notte, dopo che gli investigatori hanno unito tutti i puntini di questo clamoroso giallo che era tutto fuorché un incidente: secondo i carabinieri, il boscaiolo sarebbe stato sorpreso da Iob mentre sottraeva del legname proveniente dal patrimonio boschivo pubblico.
E per quella legna ha colpito alla nuca, e quindi molto probabilmente sorprendendolo alle spalle, Fausto Iob fino ad ucciderlo. Per poi inscenare la caduta accidentale e la scomparsa nel lago di Santa Giustina, nella speranza che quel corpo emergesse dalle acque il più tardi possibile.