Val di Non / Il caso

Ora è ufficiale, Castel Valer è di proprietà della Provincia: in vista nuovi progetti

Si è chiusa la trattativa di acquisto di uno dei più eleganti manieri della valle, che si staglia tra i meleti, a poca distanza dal paese di Tassullo, e si contraddistingue per la sua torre imponente, la più alta del Trentino con i suoi 40 metri

TRENTO

Castel Valer è ufficialmente di proprietà della Provincia di Trento. Si è chiusa la trattativa di acquisto di uno dei più eleganti castelli della Val di Non, che si staglia tra i meleti a poca distanza dal paese di Tassullo. Più di mille anni di storia si intrecciano tra le mura di Castel Valer, fra vicende storiche e private degli Spaur, una delle più antiche e importanti famiglie aristocratiche del Tirolo, che ora ha passato il maniero in mani provinciali.

Il rogito, ha comunicato la Provincia, verrà fatto entro i prossimi due mesi. Curiosa la modalità dell’affare: il contratto di permuta prevede l’acquisizione del castello (valutato 15,6 milioni di euro) per il 50% in denaro (quindi con l’esborso di 7.471 milioni) e per l’altra metà cedendo agli eredi del conte Ulrico Spaur quattro immobili dismessi.

L’operazione permette peraltro alla Provincia di risparmiare 568mila euro rispetto al valore stimato della struttura. Gli immobili inutilizzati e ceduti agli eredi (che probabilmente verranno a loro volta messi sul mercato) sono l’ex casello idraulico di San Michele (valutato 458.000 euro), l’edificio ex Enpas di via Petrarca a Trento (1.949.000 euro), l’ex casa di cura Villa Rosa di Vigalzano-Pergine Valsugana (4.600.000 milioni) e l’ex scuola professionale del Tonale nel Comune di Vermiglio (510.000 euro).

In questo modo la Provincia, oltre ad acquisire la proprietà di Castel Valer, finalizzata a valorizzare il maniero storico e renderlo parte integrante del sistema culturale trentino, si libera di quattro strutture “ingombranti”, che rappresentano un costo in termini di manutenzione e gestione, per un risparmio di 600mila euro.

«Si tratta di un’operazione - commenta il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - che riteniamo estremamente vantaggiosa perché centra due obiettivi. Se da un lato arricchire il patrimonio dei castelli di cui la Provincia è proprietaria costituisce un valore aggiunto anche in termini di promozione turistica e valorizzazione territoriale, dall’altra la cessione di strutture che oggettivamente sono un impegno per i conti pubblici è un risultato che ci permette di rendere più efficiente la gestione del patrimonio pubblico».

Castel Valer si contraddistingue per la sua torre imponente, la più alta del Trentino con i suoi 40 metri d’altezza, caratterizzata dalla pianta ottagonale. La sua origine sarebbe antichissima, ma le prime notizie “ufficiali” della storia di Castel Valer risalgono a quando “casteum Valerii” viene ricordato in un documento datato 1211. Allora di proprietà dei conti Appiano con la funzione di guardia militare, è passato alla famiglia Coredo e poi nel 1368 agli Spaur. Le mura racchiudono una “silenziosa cittadella medievale” composta da due serie di edifici. Il nome del maniero deriva con ogni probabilità dal culto per San Valerio, a cui è dedicata la cappella nel cortiletto verso nord.

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