L’addio / Il lutto

L’ultimo doloroso saluto a Andrea Papi. Il parroco: "Sconvolti". Il papà: "Se qualcuno ha sbagliato faccia un passo indietro"

All’interno della chiesa di San Bartolomeo tutti i familiari e gli amici del giovane. Alle 15, ora d'inizio della cerimonia, tutte le campane delle chiese parrocchiali della valle hanno intonato un canto per Andrea. All'esterno della chiesa circa tremila persone

LE FOTO L'ultimo abbraccio ad Andrea Papi, ucciso dall'orso a Caldes 
LE OPERAZIONI La cattura dell'orsa JJ4 con trappole a tubo, lacci e spara-siringhe 
L'ORSA JJ4 sul Peller, dall'attacco del 2020 alla tragedia di Caldes 
IL DOLORE La famiglia del 26enne: «Non doveva succedere»
IL FATTO Andrea attaccato durante la discesa da malga Grum 

CALDES. Un minuto di silenzio. Il dolore non solo di una valle, ma dell’intera comunità trentina. Alle 15 di oggi, mercoledì 12 aprile, è iniziato a Caldes il funerale di Andrea Papi, il 26enne ucciso dall'orso nel tardo pomeriggio di una settimana fa. Tantissime le persone – molte le autorità politiche trentine presenti - arrivate per l’occasione in Val di Sole.

All’interno della chiesa di San Bartolomeo tutti i familiari e gli amici di Andrea. “Perché deve restare una cerimonia vera, della famiglia, della nostra piccola comunità - aveva spiegato il sindaco di Caldes, Antonio Maini - Le altre persone potranno seguire la cerimonia religiosa dall'esterno, grazie ad una serie di altoparlanti».

"Siamo qui tutti un po' sconvolti. Le nostre lacrime si confondono con quelle dei famigliari. Affidiamo al Signore il nostro impegno perché tragedie così grandi e così dolorose non si ripetano più". Lo ha detto il parroco di Caldes, don Renato Pellegrini, in apertura del funerale di Andrea Papi. All'esterno della chiesa circa tremila persone assistono alla cerimonia. "Accompagniamo Andrea in questo suo ultimo viaggio. Andrea vivrà nel cuore nei nostri ricordi", ha aggiunto Pellegrini.

Duro l'intervento del papà: “Mi rivolgo anche a qualcuno qui dentro se qualcuno ha fatto errori faccia un passo indietro si tolga la corona”

Una grande folla a Caldes per il funerale di Andrea Papi, il giovane ucciso dall’orsa Jj4

C’è già una grande folla, con moltissime autorità, a Caldes per il funerale di Andrea Papi, il giovane di 26 anni ucciso nei boschi del monte Peller dall’orsa Jj4.

La Chiesa si trova a poche decine di metri dalla casa della famiglia Papi, lungo via 4 Novembre. L'ordinanza di Caldes che ha indicato il lutto cittadino per la giornata di oggi, è stata firmata lunedì, giorno di Pasquetta, e poi lo stesso testo è stato usato dalle altre amministrazioni solandre. Ordinanze che dispongono «la proclamazione del lutto cittadino per il giorno mercoledì 12 aprile 2023, giorno nel quale si svolgeranno i funerali di Andrea Papi, in segno di cordoglio per la sua tragica scomparsa». 

L'ultimo abbraccio ad Andrea Papi: la popolazione solandra giunta nel paese colpito dalla tragedia

Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 12 aprile, la comunità di Caldes e i cittadini della Val di Sole tutta hanno gremito il sagrato della chiesa per partecipare al funerale di Andrea Papi, 26enne aggredito e ucciso da un orso nel pomeriggio del 5 aprile, nei boschi del monte Peller, mentre stava rientrando a casa dopo una corsa in mezzo alla natura. Proclamato il lutto cittadino (Foto: Daniele Panato)

Caldes è un piccolo Comune e tutti si conoscono, almeno di vista. La morte di Andrea è un lutto che colpisce tutti. «Il paese è sconvolto e arrabbiato. Le parole della lettera della mamma di Andrea, sono le parole di tutti noi. È morto un nostro ragazzo è siamo scossi per il lutto. Ma siamo arrabbiati anche perché morto a causa dell'aggressione da parte di un orso. E non doveva succedere». A chi dalla città giudica chi praticamente convive con il plantigrado, il sindaco risponde pacatamente.

«L'orso è nel paese. Magari chi non conosce il posto pensa che Andrea sia andato a correre in luoghi impervi, selvatici. Ma lui era su una strada forestale, in una parte della montagna che viene vissuta e "lavorata" da tante persone. È montagna ma non è un luogo isolato e nascosto. Mi è stato chiesto di emettere un'ordinanza per mettere in sicurezza e miei concittadini. Ma cosa dovrei scrivere nell'ordinanza? Non uscite di casa? Perché, appunto, l'orso è sotto casa non in un luogo diverso».

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